Abbiamo un biglietto in mano e siamo emozionati come bambini. Il nostro artista preferito che sta per salire sul palco, il nostro migliore amico accanto e una birra ghiacciata in mano. Nessuno potrà mai turbare questa serata. Nessuno, eccetto questi 3 tipi di soggetti che vi auguro di non incontrare mai durante un concerto.
Terzo posto: l’invasato. Che il testo sia triste o allegro, a lui, fotte sega. Perchè l’invasato lo troverai sempre lì, lì nel mezzo, a rompere i coglioni con le mani alzate al cielo e lo sguardo di chi ha ricevuto la vocazione ma non sa ancora bene da chi. Minotauro dei live: mezzo Paolo Brosio, mezzo capo ultras. Facilmente riconoscibile dal movimento ondulatorio del barcollo ma non mollo. Tsunami sui coglioni. Specie se l’ascella è pezzata. Spesso sudato, a causa dell’iperattività.
Secondo posto: il tenore. Ha una voce insopportabile e le sa tutte, cazzo. Pur conoscendo bene la ritmica, a volte anticipa il tempo di esecuzione per far capire che sì, lui le sa davvero tutte e non ci arriva per facili meccanismi deduttivi: se la rima è scontata lui la intona prima, che non si dica che ha copiato. Dalla memoria infallibile, il tenore è anche dotato di polmoni fuori dal comune e voce da baritono: immaginate un concerto indie in chiave lirica. Immaginate, ad esempio, un concerto di Dente cantatovi da Il Volo. Ecco ho reso l’idea. Ve lo dico per esperienza: non sono previsti rimborsi. Dente andatevelo a sentire un’altra volta, sarete più fortunati.
Romeo & Juliet: la celebre canzone dei Dire Straits ci porta dritti dritti al primo posto della classifica, per celebrare la vittoria indiscussa – rullo di tamburi – della coppia di innamorati. La coppia, signore e signori, è quanto di peggio possiate incontrare nella vostra carriera di frequentatori seriali di concerti. Se davanti avete la coppia, scappate il più velocemente possibile cercando di guadagnare una posizione altrettanto buona, oppure – semplicemente – rassegnatevi. Perchè Giulietta e Romeo, li chiameremo così, limoneranno duro su “Arbre magique” di Calcutta (e ci sta, l’avete fatto anche voi), limoneranno duro su su “Mi sale il vomito” dei Voina e limoneranno duro pure su “Visto che te ne vai” dei Management. Giulietta e Romeo sono tra noi e resistono alla disidratazione, al pogo, alla mononucleosi, all’herpes labiale, all’apnea e alle madonne che lancerete loro e che vi ricadranno addosso. Perchè voi – quella sera – non solo non avrete limonato (a differenza della vostra ex, allo stesso concerto di quel cantante che gli avete fatto scoprire voi), ma non avrete neanche visto il concerto, coperti come siete da due teste unite dalla lingua, in nome dell’amore.
Questa la mia personale classifica trash, e la vostra?
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