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“2020” È IL NUOVO VIDEO DEI BREMO IN COLLABORAZIONE CON IL COLLETTIVO PARINI SECONDO

Le premonizioni del dark pop: il duo BREMO incontra il collettivo PARINI SECONDO per un video straniante e singolare, quello di 2020.

Una neonata collaborazione dall’underground romagnolo per la ricerca di nuove possibilità sceniche con 2020, videoclip tra atmosfere disorientanti e riferimenti a spazi virtuali.

2020 non parla di pandemia: scritto già tre anni prima, è un’espressione di incomunicabilità, i cui versi si aprono senza concludersi mai, portando in loro ferite ancora non rimarginate. Pensato come auspicio per un futuro più sereno, si è rivelato premonitore di disorientamenti e distanze.

In particolare la scena DIY romagnola si è ritrovata dispersa e privata dei contesti sociali dove aggregazione e sperimentazione davano ossigeno ai progetti artistici. I BREMO riprendono in mano il brano come primo singolo della produzione di un nuovo album: coinvolgendo il collettivo di ricerca PARINI SECONDO, cercano di delineare insieme un nuovo spazio che attraversi musica, coreografia, aspetti scenici ed elementi visivi.

Il contributo di PARINI SECONDO approfondisce la loro recente ricerca attorno alla Para Para (SPEEED, 2020): attraverso il campionamento coreografico, ricontestualizzano i movimenti del ballo giapponese in maniera inedita e aperta. 2020 è solo il loro primo banco di prova.

Girato da APPRODI nella produzione DISTANZE, un progetto di rilancio della scena musicale underground cesenate dopo i molti limiti vissuti nei tempi recenti, sarà condiviso in rete il 20 dicembre 2021.

NICOLÒ: “Con 2020 vogliamo aprire una nuova strada nel nostro progetto musicale. Dopo anni di concerti nella scena underground e le recenti chiusure e limitazioni, abbiamo capito che per esprimere il nostro potenziale e le nostre idee dobbiamo portare il nostro show ad un livello successivo, in un contesto che gli dia abbastanza ossigeno. Vogliamo costruire una esperienza di spettacolo e un immaginario che con la musica attraversi aspetti visivi e scenici, narrativi e inediti. Complice di questa sperimentazione è il gruppo di ricerca PARINI SECONDO, che ha deciso di accompagnarci nella metamorfosi che ci porterà al lancio di un nuovo album e un nuovo show nel 2022”

SARA: “2020 è brano premonitore, una visione di quello che sarebbe stato il futuro: nel 2017, quando abbiamo composto la prima versione, ci sembrava un turning point lontano, un modo per fuggire dal presente. Il testo e la base sono aspri e parlano di incomunicabilità. Quando io canto sento ancora quella tensione che lo ha fatto nascere. La composizione ha una struttura serrata, concisa ed essenziale. All’inizio era puramente dark, che è il mio modo istintivo di scrivere musica, poi arriva sempre Nicolò che porta una ventata di pop. Ci sembrava giusto quindi partire da questo singolo per raccontare il nostro nuovo percorso, in una sintesi meno lo-fi e più strutturata.

 

NOTE BIO 

BREMO

Duo dark-pop nato nel 2016 a Cesena, composto da SARA PIZZINELLI e NICOLÒ MINGOLINI. È un progetto sperimentale autoprodotto che unisce elementi visivi e sonorità distorte, con la volontà di creare uno show che tocchi in maniera trasversale aspetti scenici, performativi
e visuali.

Nel 2016 escono i due singoli OUT OF SPACE e STATIC AIR e nel 2017 pubblicano l’album THE MORE, seguito da un tour in Italia di oltre 40 date. Sono tra i sei finalisti di MUSICADABERE 2018. Partecipano alla rassegna della Societas Raffaello Sanzio ESSERE PRIMITIVO nelle edizioni 2018 e 2019.

Attualmente stanno producendo il loro prossimo album,
in uscita nel 2022.

-o-

PARINI SECONDO

Collettivo di ricerca sul movimento, nato nel 2017 da un’idea di SISSJ BASSANI (Cesena, 1997) e MARTINA PIAZZI (Bologna, 1997) insieme a CAMILLA NERI (Lugo, 1997) e FRANCESCA PIZZAGALLI (Cesena, 1997).

Il collettivo, lavorando sul movimento in modo proteiforme, mette in discussione i limiti dell’autorialità e dell’attualità. Con un atto ecologico e ready-made, il gruppo remixa idee altrui e materiali coreografici presi dal mondo online, spesso sotto forma di tutorial, assemblando coreografie attraverso il campionamento.

Parini sfrutta e sostiene le potenzialità dell’open source e del DIY. Dal 2019 il collettivo collabora con il musicista, produttore e insegnante ALBERTO RICCA/BIENOISE (Verbania, 1985), presente nella creazione dei progetti i (2019), ROCCO (2019) e SPEEED (2020)

Bene, siamo nel 2022. Quali sono le aspettative verso questo nuovo anno?

Per quest’anno siamo molto ambiziosi: vogliamo pubblicare un nuovo album e allestire uno show che attraversi aspetti visivi, scenici e narrativi. Questo videoclip segna solo l’inizio percorso.

A proposito di anni, il vostro brano si chiama 2020 e ci parla di una sorta di visione. Ma diteci voi un po di più.

La prima bozza del pezzo risale al 2017; quando Sara lo ha scritto ha voluto fissare un momento di incomunicabilità e di sofferenza, con la speranza che fosse un monito per il futuro. Avevamo deciso di chiamarlo 2020 perché ci sembrava un punto lontano in cui proiettare un momento di cambiamento radicale. Così è stato, ma non nel senso che ci aspettavamo!

Di questo brano è uscito anche il videoclip, in collaborazione con il collettivo PARINI SECONDO, ci parlate di com’è nata questa collaborazione?

Siamo stati invitati a realizzare questo videoclip dalla produzione di “Distanze”, un progetto di rilancio della scena musicale underground cesenate dopo i molti limiti vissuti nei tempi recenti. Già da qualche tempo, da entrambe le parti, c’era l’interesse di collaborare, di produrre qualcosa che unisse i nostri linguaggi: ci è sembrato il banco di prova perfetto! Siamo contenti del risultato ed entusiasti di approfondire questo scambio.


 
In tutti i sensi in qualche modo è premonitore di quello che sta accadendo adesso, tra spazi virtuali e atmosfere disorientanti: è davvero il metaverso il futuro della musica per voi?

Ci immaginiamo che gli spazi virtuali vadano a sovrapporsi a quelli fisici sempre più, e anche la musica vivrà in questo dualismo. È quello che sta già succedendo, con le sperimentazioni live sulle piattaforme videoludiche e social, ed è una direzione molto marcata; noi preferiamo ancora l’esperienza del concerto fisico, ma l’idea di suonare anche nella realtà virtuale non ci sembra assurda.

Quali sono i programmi futuri che vi siete prefissati o che avete già predetto?

Dopo aver predetto il grande disagio che ci aspettava, vorremmo fare anche qualche profezia positiva per il prossimo futuro: un ritorno all’aggregazione, ai party e ai live <3

Presto faremo uscire un nuovo singolo, per cui keep in touch.

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