Con Quando Nevica, i Gate66 ci regalano un’esperienza sonora che sembra uscire da una macchina del tempo, combinando la nostalgia degli anni ’80 con un tocco visionario che proietta nel domani. Fin dal primo ascolto, la traccia colpisce per la sua immediatezza: il ritmo incalzante e i sintetizzatori dal sapore rétro creano un’atmosfera magnetica che cattura e non lascia andare.
Ciò che ho apprezzato maggiormente è il modo in cui la canzone riesce a intrecciare una melodia allegra con un tema emotivo e profondo. L’amore descritto in Quando Nevica non è solo un sentimento, ma una forza che protegge, che rende felici nonostante il caos. È come se i Gate66 ci dicessero: “Va tutto in pezzi, ma qui dentro, al caldo della musica e dei sentimenti, va tutto bene.”
La produzione è impeccabile, grazie al lavoro di Luca Cordero allo Studio Andromeda. Il basso aggressivo e la ritmica essenziale si sposano perfettamente con i synth, creando un sound corposo e avvolgente. È un brano che fa ballare, ma senza rinunciare a un cuore. Ho sentito una leggerezza contagiosa, quella che solo le canzoni ben fatte riescono a trasmettere.
Se dovessi trovare un punto debole, direi che Quando Nevica non si spinge molto oltre i confini del genere synthpop, ma la sua bellezza sta proprio nel prendersi il meglio di quel mondo sonoro e rivisitarlo con stile. In un panorama musicale spesso troppo focalizzato su suoni iper moderni e asettici, questo mix di passato e futuro è una boccata d’aria fresca.
Gate66 dimostra di essere un progetto originale e “diversamente probabile” (come si autodefiniscono), che merita di essere seguito. Quando Nevica non è solo una canzone: è un momento di felicità sintetizzata in pochi minuti, un invito a lasciarsi andare e danzare, dimenticando per un attimo tutto il resto. E io ci sono cascato, felicemente.
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