Dopo aver pubblicato due nuovi brani nel giro di poche ore, l’artista senza volto ha finalmente annunciato il primo concerto nella sua città. Ovviamente la data non poteva che essere quella simbolica del “9 maggio”, titolo del singolo d’esordio con il quale poco più di un anno fa catturò subito l’attenzione di tutti.
Nel giro di un anno di acqua sotto i ponti ne è passata, Liberato ha pubblicato altri ben cinque singoli e si è esibito in alcuni dei più importanti festival come il Mi Ami, senza però mai rivelare la sua identità: a Milano, infatti, si presentarono sul palco Calcutta, Izi, Priestess e Dj Shablo.
“Chi è Liberato?”, è la domanda che ormai ricorre ogni giorno da dodici mesi a questa parte. In molti hanno azzardato l’ipotesi che potesse trattarsi dello stesso regista dei suoi videoclip, nonché l’ideatore di questo progetto, Francesco Lettieri. Altri hanno supposto che fosse il rapper napoletano Livio Cori, ma non sono arrivate conferme di alcun tipo.
La risposta alla domanda “chi si cela dietro Liberato?” potrebbe arrivare proprio questa sera (forse). Se inizialmente quella dello show sul lungomare partenopeo sembrava una fake news, lo stesso rapper ha confermato l’evento attraverso i suoi canali ufficiali social, scatenando il delirio di fan e curiosi, i quali raggiungeranno il capoluogo campano da ogni zona d’Italia.
Sono previste, infatti, oltre 10mila persone per quello che è già stato etichettato come l’evento dell’anno. In questi giorni sono circolate molte voci in merito all’esibizione dell’artista misterioso, in tanti si sono chiesti se stavolta davvero Liberato si rivelerà al suo pubblico o dovremo ancora aspettare…
Non resta che recarsi alla Rotonda Diaz di Napoli e scoprire come andrà a finire. Intorno alle 20 i Nu Guinea daranno il via allo show, mentre l’inizio del concerto vero e proprio è previsto per le ore 21: sembra che il rapper possa raggiungere il palco con un gommone via mare, esibirsi mascherato ed accompagnato da tre sosia vestiti alla sua stessa maniera, per poi lasciare l’area sempre a bordo di un gommone.
Chi vivrà vedrà.
Lorenzo Scuotto
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