Sign up with your email address to be the first to know about new products, VIP offers, blog features & more.
[mc4wp_form id="4890"]
Zapisz Zapisz

LE FORMICHE: tra le origini e un nuovo sound | Intervista e session acustica

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con la band palermitana, Le Formiche che ci hanno raccontato il loro percorso da zero, leggi l’intervista e guarda la session acustica del brano “Saluta la città” 

Intervista a cura di Giorgia Groccia.

Le Formiche nascono a Palermo nel 2010. Il loro percorso è il frutto puro, nudo e crudo di una necessità d’espressione che barcolla tra il folklore e la rinascita. Nel 2012 il loro esordio avviene con il video “Le Bombe” in high rotation su MTV NG, singolo che anticiperà l’uscita del primo album “Figli di Nessuno”. Questo prima fatica discografica gli permetterà di partecipare a numerosi festival italiani, e acquisire una certa notorietà, nonostante le tematiche particolarmente delicate maneggiate con cura nelle undici intensissime tracce che compongono l’album. Non mancano le illustri collaborazioni, per citarne alcune Ermal Meta, Stefano Verderi, Ale Bavo, Levante, Saturnino.

L’ottobre del 2018 segna un nuovo capitolo nel percorso -in assoluta ascesa- delle Formiche con il singolo “Tanto Cosi” che anticipa il loro secondo album. Sin da subito si percepisce un cambiamento radicale ed una crescita, passando così dal microcosmo descritto nel primo album, un universo vissuto tra i testi e sonorità della band, ad uno stile molto più universale e masticabile da parte del grande pubblico, il quale accoglie il singolo con passione sin da subito. Adesso siamo in totale ascolto e attesa, partendo proprio da presupposti decisamente positivi, con i quali si prospetta essere un progetto che decreterà una svolta decisiva nella carriera della band. Tra le reminiscenze legate alle origini e un nuovo sound tutto da esplorare, noi di Tutti giù parterre abbiamo chiacchierato con Le Formiche, eccone il resoconto:

Cosa è cambiato per Le Formiche da Figli di Nessuno al nuovo album anticipato da Tanto così?
Il cambiamento più radicale è avvenuto nel vivere il quotidiano, mi spiego, Figli di Nessuno in maniera inequivocabile racconta dei quartieri dove sono nato e cresciuto e della sua gente, quei quartieri fatti di regole non scritte e del folklore che li distingue. Dopo l’uscita del disco andammo in giro per lo stivale a suonare, ma era molto complicato portare in giro quelle storie, solo chi le aveva vissute poteva capirle davvero, infatti i posti dove fu più apprezzato quel disco dal vivo furono proprio i penitenziari della Sicilia durante un tour nelle carceri da noi auto prodotto chiamato “Storie da Prigione“. Oggi in questo disco abbiamo scritto altro, volevamo dedicarci ad altri argomenti, differenti dalla denuncia popolare; volevo raccontare un altro aspetto di me che fino ad oggi non era venuto fuori, ad esempio il mio modo di amare una donna, una moto, una città. Insomma forse mi sono un po’ rilassato, ma per fortuna.

 

- dal primo disco "Figli di Nessuno" -

 

Raccontateci di “Tanto così”, è autobiografica? Come nasce?
È autobiografica sì, un po’ come tutto quello che scrivo, ma poi grazie anche all’influenza dei miei compari Formiche che comunque sono sempre super partecipi e attivi nella fase di scrittura, tutto viene molto influenzato dalla visione che ognuno di noi ha, mettere troppo i fatti tuoi in maniera specifica a volte rovina la magia delle canzoni che invece in maniera semplice devono dare delle immagini facili…. O meglio questo è quello che secondo me devono dare. A volte facciamo la cazzata di pensare solo a noi stessi e pensiamo di essere pronti a perdere tutto per arrivare ad un obbiettivo o per un ambizione, così può capitarti di trascurare le persone care che ti stanno accanto e che la maggior parte delle volte ti amano, tira oggi tira domani ti ritrovi davvero solo. E sarebbe bastato dimostrare quanto era importante lei/lui per te per non arrivare a questo punto, magari non è facile ma nemmeno così complicato. In poche parole quando ti mollano ti accorgi che così forte non sei. E nascono le canzoni.

Nel testo del singolo è nominato un giorno della settimana, la domenica. Qual è il vostro giorno preferito e perché?
Il sabato, perché poi la domenica puoi dormire o andare al mare.

 

 

Un album uscito nel 2018 che non si può assolutamente non ascoltare?
Cremonini – Possibili scenari.

Cosa pensate del panorama it pop italiano? Sentite di farne parte?
Non vorremmo fare gli sconza iocu, così si dice a Palermo, ovvero “quelli che rovinano il gioco”.
Ma noi sentiamo tante canzoni ben scritte, artisti che si conquistano sempre più spazio e pubblico ed è bellissimo, non so se siano INDIE o POP o come molti dicono ITPOP, io dico solo che a noi piacciono le canzoni e ci divertiamo a scriverle.

Con chi fareste volentieri un feat e perché?
Uno è troppo poco… sicuro Motta ha un sound da paura, una penna eccezionale e un modo tutto suo, poi concedimene un secondo e nomino Cosmo, tratta il pop in una maniera insolita. Scrive dei testi sopraffini con un gusto musicale totalmente fuori dai canoni della canzone italiana.

Come vi suddividete per scrivere e comporre le vostre canzoni?
Io porto sempre una bozza, testo e accordi, con Davide spesso curiamo le melodie e gli arrangiamenti , poi Valerio arriva e sconvolge tutto con le chitarre, litighiamo un paio di ore ma dopo arriva sempre la quadra.

 

 

Come Le Formiche si immaginano tra 5 anni?
Se riuscissimo a pagarci l’affitto solo con la nostra musica… felici in riva al mare a bere granita e vodka, fumando troppe sigarette, tra un tour e l’altro.

Cosa pensate del dislivello numerico tra cantautori e cantautrici?
Boh, forse le donne hanno ambizioni più alte e hanno capito che la musica non è strada che spunta!

 

Guarda la session acustica del nuovo brano SALUTA LA CITTA’ 

Progetti futuri, uscita dell’album e date del Tour?
Tutto quello che sappiamo e che vorremmo tirar fuori un paio di singoli prima del disco e poi, per fine inverno o primavera, essere in giro col disco, stiamo lavorando con i nostri compari di squadra per questo, ci sta dando una grossa mano Duilio Scalici de i Giocattoli, che ha fatto la minchiata di interessarsi a noi e di seguirci in questa avventura. Che dire, speriamo di cavarcela.

 

 

No Comments Yet.

What do you think?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *