di Giorgia Groccia.
L’Associazione Indie Pride, sempre affiancata dal Teatro Polivalente Occupato di Bologna (Tpo), ritorna quest’anno a gran voce sabato 27 ottobre grazie ad un percorso condiviso con molti musicisti e addetti ai lavori; ottiene il suo start con la Carta d’Intenti, un documento per un reale impegno sui temi di Indie Pride, che già nel 2017 è stato sottoscritto da molti partecipanti e che quest’anno sta ampliando il suo bacino di sostenitori.
Indie Pride è un evento creato su misura per combattere odio, razzismo, omofobia, sessismo e bullismo. È un evento di ritorno quest’anno, ma che affonda le proprie radici nell’ormai lontano 2012, quando fu inaugurato in occasione del Pride Nazionale. In questi sette anni sono state certamente apportate diverse migliorie, ma al tempo stesso sono avvenuti anche alcuni peggioramenti che dimostrano per l’ennesima volta quanto la nostra cara Italia sia ancora parecchio indietro rispetto a mamma Europa: esternazioni da parte dei politici tanto vili quanto cruente, insulti e offese a musiciste prese di mira solo perché donne (recente il caso di CRLN all’IndieGeno Fest), ed un clima crescente di preoccupante odio verso qualsiasi persona o minoranza che esca da un’ipocrita quanto presunta normalità.
L’Indie Pride è un evento costruito appositamente per contrastare fenomeni discriminatori, rispondendo alla violenza tramite il mezzo di comunicazione più potente ed immediato che possa esistere: la musica. In questi sette anni, sette proprio come i colori dell’arcobaleno, coloro i quali lavorano costantemente per la riuscita dell’evento, insieme ai numerosi e attivi partecipanti, avrebbero desiderato un reale cambiamento nella situazione socio-politica del nostro Paese, mettendo a segno in ogni caso un colpo ben assestato contro le violenze, ovvero una legge contro i crimini d’odio nei confronti di persone omosessuali e transessuali. Purtroppo bisogna sottolineare il reale neo della questione, ad oggi nessuna legge è stata realmente approvata ed il clima creatosi a livello politico e sociale resta sempre meno accogliente e volge il suo sguardo verso un inasprimento sconcertante.
Ora più che mai risulta necessario unirsi, creare un punto di forza che si oppone a determinate dinamiche inconcepibili e, inoltre, vi è il reale bisogno di costruire un polo opposto che contrasti l’odio e le discriminazioni di qualsiasi tipo.
La cricca di musicisti uniti al coro dell’opposizione quest’anno è composta da I’m not a Blonde, Verano, Riccardo Zanotti (Pinguini Tattici Nucleari), A Toys Orchestra, MarshMellow e la band riunita solo per l’occasione prevede artisti noti come IO e la TIGRE, I Botanici e Cimini. Presenteranno l’attesissimo evento Willie Peyote e Honeybird.
Più che mai quest’anno, dopo disparate violenze e risvolti politici agghiaccianti, si ha la necessità di gridare con tutte le energie possibili per remare verso una partecipazione attiva da parte di musicisti, operatori e pubblico, restando consapevoli dell’unica maniera possibile per far sentire le proprie voci forti, chiare e a ritmo di buona musica.
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