Un anno fa usciva il primo Ep Batistuta del Cantautore beneventano Paolo Gallaro, in arte Gallaro. Disco che prende il nome del suo idolo, Gabriel Batistuta.
Gallaro, al secolo Paolo Gallaro, è un cantautore che riesce a confondere così come in un abbraccio la tradizionale musica d’autore italiana e le sonorità moderne. La sua è una formula che si è dimostrata vincente e che riesce ad emozionare chi si approccia alla sua musica.
Dopo una vita passata a scrivere decide di far ascoltare le sua musica a degli amici, uscendo definitamente da quella cameretta che aveva custodito tutte le sue fragilità. Il progetto nasce in studio a Roma, insieme a Vittorio Belvisi e Giovanni Carnazza che hanno prodotto dapprima Stupida Stronza singolo in anteprima dell’EP “Batistusta”, uscito lo scorso 29 Giugno diciotto anni dopo “Italia – Olanda 2000” partita che tutti ricordiamo molto bene e che per Gallaro diventa il brano che apre il suo primo EP. L’artista dice “In questo lavoro ho voluto racchiudere alcune delle mie grandi ispirazioni e un bel po’ di vita vissuta, cercando di abbracciare l’ascoltatore con le sonorità dell’indiepop e cercando di condividere immagini di quotidianità. Ho cercato di ispirarmi soprattutto a Lucio Dalla e Massimo Troisi a cui ho voluto dedicare questo mio primo lavoro”.
Lo scorso Dicembre decide insieme al suo amico regista Valerio Vestoso di trasformare Batistuta in un videoclip dicendoci “Batistuta è un pretesto, non solo uno tra i più forti calciatori della storia. Nella mia vita privata mi interesso di tantissime cose ma nella mia vita artistica, l’amore e le relazioni prendono il sopravvento. In poche parole: vorrei scrivere una canzone che parli di politica estera ma non ci riesco! Il video, che contiene un’autoironia molto pop, rappresenta varie influenze che hanno segnato la mia crescita. Diciamo un mix tra Pablo Neruda e Sabrina Salerno.”
Come ti sei avvicinato alla musica? Esiste un momento preciso in cui ti sei accorto di voler intraprendere la strada del cantautore?
Ho sempre ascoltato musica ma, quando mi fu regalata la prima chitarra all’età di 10 anni, ho sentito che in qualche modo avrebbe sempre fatto parte di me. Dopo molto tempo, durante un viaggio di ritorno da Bologna, su un Flixbus, ho capito che avrei dovuto scrivere canzoni.
Qual è l’idea che sta dietro al progetto “Gallaro”? Quali obiettivi consideri raggiunti e quali sfizi vorresti ancora toglierti?
L’idea è quella di essere un “Pirata Pop” che cerca di esportare leggerezza in un mondo dove si urla un po’ troppo. Il mio primo EP, “Batistuta”, è sicuramente un obiettivo raggiunto ma fare un disco e portarlo in giro per l’Italia, sarebbe decisamente un bello sfizio da togliersi.
È impossibile non notare frequenti riferimenti al calcio nei tuoi testi. Quale rapporto hai con questo sport? Perché credi che influenzi molto anche la tua vita da artista?
Il calcio è una mia grande passione anche se in realtà, vuole essere un pretesto e una metafora per raccontare il mio vissuto. “Italia Olanda 2000” parla della mia prima cotta, “Batistuta”, della mia impossibilità nello scrivere canzoni che non parlino d’amore. È un modo per parlare di me attraverso un mondo che mi ha sempre divertito e affascinato.
Cosa pensi della scena musicale italiana di questo momento storico? C’è un artista con cui sogni di duettare?
Penso che l’Italia, da sempre, sia uno dei posti migliori dove si fa musica. La scena musicale che c’è in questo momento storico mi interessa molto perché c’è parecchio da dire e da scrivere, nel bene e nel male e, quando lo si fa attraverso una canzone diventa patrimonio di tutti. La cosa che un po’ dispiace è questa sorta di invidia che di fatto snatura il concetto stesso di musica. L’arte nasce, a parer mio, per unire. Detto questo, non pretendo che tutti debbano farsi piacere tutto, ma criticare ed attaccare in maniera eccessiva fa male a questa realtà. Mi piacerebbe davvero tanto poter duettare e scrivere insieme a Colapesce. Credo che sia uno dei migliori a in questo momento. Colapè, io te lo dico: scriveremo una canzone insieme!
Quali sono i tuoi progetti a breve e lungo termine?
In questo periodo sto scrivendo per il disco. Sono molto ispirato e spero di poter farlo ascoltare a breve. Per il futuro mi piacerebbe partecipare a laboratori creativi, contaminarmi con altri artisti e perché no, scrivere canzoni anche per qualcun altro.
Guarda la session acustica del brano qui
“Oggi ( 1 Febbraio) è il compleanno di Gabriel Batistuta ed il mio regalo per lui è questa canzone. Vorrei fargliela ascoltare, vorrei cantarla con lui ed esultare alla fine di questo magico duetto”. Tanti auguri Gabriel. Tanti auguri Re Leone!”
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