Sign up with your email address to be the first to know about new products, VIP offers, blog features & more.
[mc4wp_form id="4890"]
Zapisz Zapisz

“Oceano Matrimoniale” segna il debutto di Ferdinando Primo

Edictum ad populum: Ferdinando Primo, Re dei Buoni, annuncia la pubblicazione del suo primo lavoro: Oceano Matrimoniale, pubblicato da Touch Time Records.
Sei racconti – di attori sociali uniti tra loro nei rapporti più disparati – raccolti per dar forma ad un’enciclopedia dell’allontanamento. “Oceano Matrimoniale” è un’analisi della distanza emotiva esperibile nelle relazioni umane. Un io narrante parla ad un’amica, ad un amante, ad una madre, ad un padre ed al proprio riflesso nello specchio. Il punto di domanda rimane immutato: come si è creata questa distanza?
Registrato nella camera da studente fuori sede, con un mixer, un microfono ed una chitarra. Prodotto in collaborazione con Nic Gyalson.

CHI E’ FERDINANDO PRIMO –

Ferdinando Primo, Re dei Buoni, classe 1996, mancino. Ciociaro. Inizia a suonare l’ukulele perché più facile da imparare rispetto alla chitarra, che gli viene tuttavia regalata dagli amici il giorno del suo ventesimo compleanno. Una volta diventato relativamente fluido nel giro di do inizia a professarsi cantautore. Con i soldi destinati alla patente compra Primavera, la sua prima vera chitarra, suscitando l’ira oltre che dei genitori, anche del vicinato.

Cresciuto ascoltando Madonna, non si sa ancora come sia arrivato al cantautorato italiano. Tra le sue influenze principali, infatti: il samba, la bossanova ed il cantautorato indipendente brasiliano.

ULTIMA MORTA, SINGOLO IN USCITA IL 22/02 – Ad anticipare il disco, il singolo “Ultima Morta”, in uscita il 22/02 sui principali canali di streaming (clicca qui per il pre-save).
Amico mio…, il disco inizia con l’unico intervento di un personaggio esterno. “Ultima Morta” è infatti l’unica conversazione in un disco di monologhi.
Il brano si apre in una nuvola di fumo di sigaretta, nell’ambiente confuso del tremolo di un organo elettronico e dal wah wah di una chitarra. Sul ritmo serrato di un taiko giapponese ha inizio la carneficina. Sul tavolo di un bar si accumulano i brandelli rimasti di un rapporto di amicizia ossidato nel silenzio, tra parole non dette e la tagliente indifferenza che attanaglia due persone che faticano a condividere le proprie vite, forse per orgoglio o forse per un futile malinteso.

Nel brano traspare la necessità di chiarezza, verso l’altro e soprattutto verso sé stessi. La parola passa dall’amica – che ravviva un dialogo spento da tempo per tirare le somme di ciò che è stato e ciò che sarà – all’io narrante, che realizza quanto sia tossico mancare di onestà nei confronti dei propri sentimenti.

Ferdinando Primo

A proposito della scelta grafica: “I volti censurati sulle copertine dei singoli sono quelli delle persone che hanno ispirato il brano. L’idea è arrivata quando mi sono reso conto che nell’immagine che abbiamo scelto per la copertina del disco abbraccio un corpo senza testa. Nonostante l’oceano sia ‘matrimoniale’, il corpo in questione non è solo quello di un amante perso, ma diventa a turno quello di tutte le persone a cui parlo nel disco.” 

Ufficio Stampa

No Comments Yet.

What do you think?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *