Un concerto “SenzaCera” per l’avvio del tour di TOTA
di Davide Lucarelli
Live Painting a cura di Andrea Spinelli
Il 10 febbraio si è rinnovato l’appuntamento con Tutti Giù in Ostello, evento organizzato mensilmente all’Ostello Bello di Milano da noialtri mattacchioni. L’headliner di questa serata invernale è TOTA, cantautore orvietano trasferitosi a Milano, che presenta per la prima volta live il suo primo album di studio SenzaCera, pubblicato il 29 gennaio per l’etichetta Grifo Dischi, dopo una gavetta di tutto rispetto fatta di live in giro per l’Italia e aperture per artisti del calibro di Carl Brave x Franco126, Galeffi e Gazzelle. L’apertura della serata è doppia: Maddalena (o Diena, deve ancora decidere, dice) regala ai presenti alcuni dei suoi brani: gli editi “Arsenale” e “Fuoriluogo” e qualche chicca inedita.
Unodiuno, core campano trasferitosi a Milano, presenta a sua volta delle sue canzoni originali tra cui l’unico singolo disponibile su Spotify “Allerta Meteo”. Il compito, non troppo difficile in realtà, data la temperatura da cratere vulcanico del basement dell’Ostello, di scaldare la piccola folla di astanti è stato svolto alla perfezione.
Il momento di TOTA non tarda. Dopo la veloce introduzione della cantautrice Angela Iris, presentatrice della serata per l’occasione, inizia il concerto. L’incipit è affidato a “Lacrimogeni”, penultimo singolo a uscire prima della pubblicazione dell’album, già ben radicato nella memoria della maggior parte dei presenti, che cantano a gran voce il ritornello. Si prosegue con “Gennaio”, “Voglio Soltanto” e “Cosa Vuoi”. A questo punto mi sovviene una speculazione. Non penso si possa definire un sold out quando i biglietti non sono in vendita perché l’evento è gratuito, ma se mi dovessero chiedere di immaginare il basement dell’Ostello Bello sold out lo immaginerei così, come quando la calca presente ha cantato all’unisono la canzone seguente, “Oggi Non mi Importa Niente”, la ballad più romantica ed emozionante dell’album.
Il concerto poi continua con “Coprifuoco” de Le Luci della Centrale Elettrica, unica cover della serata, sebbene l’annuncio scherzoso di una possibile esecuzione di “Rolls Royce” di Achille lauro avesse scatenato gli spettatori, e “Buenos Aires”, prima di un piccolo momento amarcord rappresentato dall’esecuzione di due dei brani non presenti nell’album, ma che hanno reso Tommaso Tota conosciuto nell’underground della musica italiana, “Tachiflu” e “Ghiaccio”. La chiusura è affidata a “Egitto” e “Piombo”, prima del bis chiesto a gran voce di “Lacrimogeni” sulla quale il pubblico arriva addirittura ad abbozzare un piccolo pogo. Sì, un pogo. All’Ostello Bello. Con una canzone di cantautorato indipendente. Questa è la conclusione di un’altra fantastica serata Tutti giù in Ostello.
Ringraziamo di cuore, come sempre, i presenti e aspettiamo numerosi appassionati di buona musica anche al prossimo appuntamento, il 10 marzo con Giorgieness.
Qui tutte le info sull’evento.
Sempre in Ostello Bello, via Medici. Sempre powered by Tutti Giù Parterre.
Scaletta:
Lacrimogeni
Gennaio
Voglio Soltanto
Cosa Vuoi
Oggi Non Mi Importa Niente
Coprifuoco – Le Luci della Centrale Elettrica
Buenos Aires
Tachiflu
Ghiaccio
Egitto
Piombo
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