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Plastify: il futuro suona diverso grazie al lavoro di 6 community in occasione del primo maggio

La musica e il design scendono in piazza attraverso un gioco per promuovere l’ecosostenibilità, coinvolgendo in primo piano gli artisti che saliranno sul palco del “Concertone del Primo Maggio”.  Sei gli artisti e le rispettive community coinvolte in Plastify, un’iniziativa volta a sensibilizzare il riciclo delle plastiche monouso all’interno di un ambito festival come il concerto del Primo Maggio, nella cornice di Piazza San Giovanni in Laterano, Roma. 

 

1 Maggio 2019.

Eh, si, c’è il concerto di Piazza San Giovanni a Roma.

Lo sappiamo che lo sapete.

Ma c’è una chicca che vi manca:

Quel giorno Tutti Giù Parterre sarà presente al concertone col progetto PLASTIFY! No, non è il nome del nuovo disco di Platinette, ma un gioco che ha a che fare con la musica e l’ambiente. Si, menate green e concerto del 1 maggio: praticamente la perfect killer application notiziabile dal Tg3.

 

Scherzi a parte è un progetto bello e utile:

Ad uno dei gate d’accesso della piazza, si troveranno 6 totem-raccoglitori di design. Ognuno di essi sarà associato ad un artista. Chi vuole potrà gettare il tappo di plastica della propria bottiglia in uno dei contenitori, esprimendo il voto per l’artista che preferisce. Tappi che verranno poi riciclati. Così facendo si invita lo spettatore ad un comportamento ecosostenibile trasformato in forma ludica; l’intento del progetto è quello di avvicinare le realtà dei festival musicali verso una transizione e una gestione sistemica delle risorse, utilizzando il festival come strumento di divulgazione di buone pratiche verso uno stile di vita più sostenibile.

Inoltre ognuno dei 6 artisti sarà “sponsorizzato” da una delle 6 community che partecipano al progetto: Dischirotti, Il Faro Indie, Le Rane, Sei tutto L’indie, Talassa e ovviamente noi di Tutti giù Parterre.

Insomma ci vediamo il 1 maggio a Piazza San Giovanni per giocare, riciclare, ascoltare musica e cantare abbracciati. E soprattutto per non ricordarci più nulla il giorno dopo a causa di quel vodka lemon di troppo, preso dopo sette Peroni e cinque amari.

 

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