“Il nostro è un festival grande ma a portata d’uomo”
Intervista a cura di Giorgia Groccia
Ogni anno, ormai da sette anni, la Calabria diviene una splendida cornice e uno splendido porto dove approdare per assistere ad uno dei festival di musica indipendente (e non solo) più acclamati del sud Italia, ovvero il Color Fest, che quest’anno si svolgerà il 3 e 4 agosto presso il Parco naturale La Giurranda di Platania (CZ).
Il Color continua ad essere sempre di più un punto di riferimento per tutti i giovani che sentono la necessità di assistere ad uno show completo nel quale immergersi per due giornate di musica e intrattenimento a trecentosessanta gradi. L’edizione 2019 Sei bella davvero è un invito a scoprire diverse forme d’arte che, per l’occasione, vengono abilmente racchiuse in un unico contesto idilliaco, a pochi minuti dal mare, immersi nelle montagne, tutto a portata di mano. Alcuni dei nomi presenti nel palinsesto li conosciamo bene, come ad esempio Franco 126, Myss Keta, Motta, La Rappresentante di Lista, altri siamo pronti a riscoprirli a pieno come ad esempio gli immensi Massimo Volume e Giorgio Canali.
A cavallo tra il presente ed il passato, il COLOR FEST si ripropone un vero unico obiettivo: ricreare il concetto di casa, di accoglienza, di luogo ideale dove bisognerebbe poter vivere ogni giorno dell’anno. Ci saremo anche noi di TGP tra gli stand delle webzine e delle community presenti durante il festival e, per l’occasione, abbiamo chiacchierato piacevolmente con uno dei fondatori del Color, nonché direttore artistico Mirko Perri (Mammadischi). Eccone il risultato:
Siamo giunti alla settima edizione del color fest. Da quale esigenza nasce e come nasce l’idea di questo festival?
Fino a dieci anni fa la Calabria era un territorio decisamente più complicato a livello musicale rispetto ad ora. Eravamo un gruppo di ragazzi che spesso si spostavano in giro per l’Italia per vedere concerti. Io ho deciso di restare a vivere in Calabria per diversi motivi quindi ho pensato di provare a fare le cose qui da noi: inizialmente era una piccola rassegna itinerante, la prima edizione era strutturata in un solo giorno e ci furono 200 persone, ad oggi invece, con l’ultima edizione passata, abbiamo raggiunto i 3000 paganti: un bel salto.
Il nome COLOR FEST suggerisce una gamma variegata di sfumature artistiche presenti all’interno della rassegna. Quest’anno da cosa siete partiti per delineare il profilo degli artisti da scegliere?
Ogni anno è complicato dover scegliere: ci sono sempre nuove uscite interessanti e altrettante richieste. Quest’anno è un anno particolare, si è sgonfiata un po’ la bolla dell’itpop e anche per questo abbiamo voluto dare spazio a gente che suona da un po’ come i Massimo Volume e Giorgio Canali, ma anche gli I Hate My Village, progetto giovane ma dal gusto retrò, insomma il famoso ritorno delle chitarre, senza però trascurare le ultime uscite molto fresche tipo Franco 126, Motta, ecc. genitori e figli quest’anno potranno seguire il festival l’uno accanto all’altra.
Cosa significa, a livello sociale e non solo, portare al sud un festival così ricco di proposte freschissime?
Sono tutti artisti con nuove uscite e vengono in Calabria al Color Fest come unica data. Molti non sanno che la densità di popolazione della regione Calabria è la metà dei soli abitanti di Roma, per cui diventa complicato organizzare con questi bassi numeri. Fondamentalmente volevamo creare qualcosa per i giovani a casa, senza dover sempre migrare per assistere a concerti di grande portata.
Oltre ad esserci tanta buon musica, il festival sarà condito da diverse tipologie di arte. Possiamo chiedere qualche spoiler?
Abbiamo un accordo con una pagina, CROMOSOMI, con la quale abbiamo deciso di organizzare qualcosa con una decina di illustratori che inoltre proietteranno i loro lavori, abbiamo inserito il palco di SPAGHETTI UNPLUGGED con situazioni live e jam. Ci saranno molti stand anche d’abbigliamento vintage, gli stand delle webzine tra cui TGP, il mercato dei dischi, ci sarà lo stand dei libri, insomma ce n’è per tutti. L’idea è di ricreare il posto ideale in cui voler vivere per sempre.
Quest’anno il Color fest è all’insegna della bellezza, ce lo suggerisce il sotto titolo ripescato da una splendida canzone di Motta, Sei bella davvero, appunto. Cosa significa per voi portare la bellezza in un contesto del genere?
La Calabria è una regione che è bella davvero, nonostante non risulti sempre tale. Il nostro festival si svolge in montagna e a 15 minuti dal mare, è una cornice splendida. Cogliamo l’occasione per mostrare anche le bellezze del territorio.
Che risposta attendete dal pubblico quest’anno?
Non lo so, c’è sempre un po’ di scaramanzia da promoter. Se dovessero ripetersi i numeri dell’anno precedente sarei davvero molto soddisfatto. Per ora le vendite dei biglietti sono allineati con le vendite dell’anno scorso. Il nostro è un festival grande ma a portata d’uomo, in cui ci si può rincontrare per una birra senza perdersi mai di vista, insomma un festival familiare.
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