Solo è un ottimo EP di presentazione del progetto “Ceri”
Recensione a cura di Davide Lucarelli
Dopo aver curato la produzione artistica di nomi del calibro di Coez, Frah Quintale, Franco126 e Mahmood e aver fatto assaggiare qualcosina delle sue creazioni personali, pubblicando i singoli Bimba Mia e Guai, è finalmente arrivato il momento del primo EP solista di Ceri, uno dei produttori più apprezzati e conosciuti degli ultimi anni.
Il disco, uscito per Undamento lo scorso 7 giugno, si intitola Solo e propone 5 tracce originali scritte, cantate e arrangiate proprio dal polistrumentista trentino.
L’EP si apre con un ossimorico arrivederci. La prima traccia, è intitolata, infatti, Goodbye. Il sound elettronico e dai suoni ricercati tipici delle produzioni Ceri made si riconosce subito. L’EP prosegue con Passerà, brano dalla melodia accattivante e dal ritmo danzereccio. Bimba Mia, poi è una ballad dolce, ma non sdolcinata che avevamo già imparato ad apprezzare come singolo d’esordio. La quarta traccia è Guai, voce distorta su un tappeto di suoni sintetici per raccontare le incertezze della vita. In chiusura c’è la title track dell’EP, Solo, un’esibizione di abilità compositive, praticamente priva di testo.
Solo è un ottimo EP di presentazione del progetto “Ceri” che mostra chiaramente qual è la direzione che il producer trentino vuole dare ai suoi brani. Il fatto di aver sentito la sua mano nelle produzioni di molti altri artisti conosciuti penso, però, che abbia tolto un po’ di sapore di originalità al suo progetto personale, facendolo risultare in linea con la moda di oggi, ma, forse, un po’ troppo consueto.
What do you think?