“Per me la musica è sperimentazione.”
Intervista a cura di Giorgia Groccia
TooMuchFresco presenta il videoclip di Nero, secondo singolo del giovane artista romano FLWR, che anticipa il lavoro d’esordio in uscita nei prossimi mesi e che sarà interamente incentrato sui colori. I contrasti e le sensazioni che ne derivano rendono il videoclip di Nero decisamente dark ma al tempo stesso vivido ed eccentrico.
FEXS, giovane videomaker romano, racconta una storia di simboli con FLWR al centro dell’obiettivo, tra scene statiche ed equilibrate a tratti, poi energetiche e quasi frenetiche, ma sempre e comunque elegantissime.
Noi di TGP abbiamo chiacchierato con l’artista, eccone il risultato:
“Io sto costruendo ponti sui miei ricordi/Corro veloce così dopo non ho rimorsi” , cita cosi il tuo brano intitolato Nero. Invece quali sono i rimorsi di FLWR?
Ognuno di noi ha qualcosa nel passato che forse sarebbe potuta andare diversamente. Io vedo un sacco di possibilità perse dietro di me, o almeno situazioni in cui avrei potuto agire diversamente. Chissà dove starei ora? Per questo, ho imparato ad essere più deciso, e nel futuro voglio cogliere meglio le possibilità che mi capiteranno.
Quando hai iniziato a scrivere testi? La trap e il rap sono state da subito fonte d’ispirazione per te?
Ho iniziato a scrivere testi un paio di anni fa. Però è stata una cosa graduale, non mi sono accorto di quello che stavo effettivamente facendo fino a un anno fa. Al mondo del rap mi sono avvicinato solo recentemente, mentre ho seguito l’avvento e lo sviluppo della trap fin dall’inizio con un sacco di curiosità ed interesse. Prima della trap, però, il mio background era molto più rock, ho avuto una band per un sacco di anni al liceo!
Se dovessi scegliere invece tre album del passato che hanno segnato la tua crescita artistica, quali sceglieresti?
Facile: The 1975, primo album dei The 1975, 22, A Million di Bon Iver e Beerbongs and Bentleys di Post Malone.
Qual è il tuo pensiero circa la scena trap attuale?
Sta cambiano un sacco, credo. Siamo in un momento le idee innovative e rivoluzionarie di qualche anno fa sembrano (e sono) diventate gli standard di tutti, quindi gli ascoltatori (me compreso) iniziano ad annoiarsi. Al tempo stesso, proprio per questa ragione, un sacco di musicisti stanno cercando di mischiare alcune sonorità trap/hip hop ad altri modi di fare musica, e i risultati sono un sacco inaspettati, quindi penso che la scena cambierà rapidamente.
Cosa pensi delle critiche spesso mosse al genere che ti appartiene?
E’ naturale che roba “nuova” stimoli un sacco di commenti, tra cui per forza ci sono critiche. La roba nuova fa confrontare gli ascoltatori con modelli ed idee rispetto ai quali non hanno ancora una posizione chiara, quindi si è sempre estremi, sia in positivo che in negativo. Se ti riferisci all’ostentazione e agli eccessi che sembrano essere diventati la regola nei testi, basi e video dei trapper, io li considero neutralmente come dei modi per tenere l’attenzione delle persone alta. Ma quelle caratteristiche, alla fine, non fanno parte della musica in senso stretto della scena, è roba (forse necessaria) ma attinente al marketing. In ogni caso, la musica degli ultimi anni ha portato anche un sacco di cose positive: si sente molta roba sperimentale in giro (figa e non figa), un sacco di ascolti in più, specialmente dai ragazzi, più carne al fuoco insomma.
Come FLWR si vede tra cinque anni.
Per me la musica è sperimentazione. Tra 5 anni, mi vedo con un paio di album alle spalle, e questo mi dà soddisfazione. Sicuramente, avrò anche le idee un po’ più chiare su che tipo di musica voglio fare. Ma sono sicuro che i miei gusti cambieranno sempre, quindi sono curioso di vedere verso quale direzione andrò.
Progetti imminenti e tour?
Innanzitutto a brevissimo uscirà il mio terzo singolo, Arancione. Poi sto lavorando su un sacco di tracce, grazie all’aiuto di TooMuchFresco, quindi il mio primo progetto, che doveva essere un EP, è diventato un CD di 9/10 tracce. Quindi, ad inizio 2020 faccio uscire questo primo pacco di roba. Una volta che il CD sarà fuori, sicuramente comincerò a suonare più spesso, anche fuori Roma.
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