La quinta volta di Gazzelle a Napoli.
Live report di Lorenzo Scuotto
Photogallery di Giulia Amodio
Sabato 8 febbraio il PalaPartenope di Napoli ha ospitato la penultima tappa del Post Punk Tour di Gazzelle, di supporto alla nuova raccolta dal titolo omonimo, pubblicata lo scorso 25 ottobre per Maciste Dischi e Artist First.
Anche se non ha fatto registrare il tutto esaurito, il concerto può comunque vantare una buona cornice di pubblico (in particolare adolescenti, talvolta accompagnati da un genitore), considerando la gelida serata in pieno inverno e la concomitante finale del Festival di Sanremo.
Si tratta della quinta volta nel capoluogo campano per Flavio Pardini: nel 2017 condivise in estate il palco del Newroz Festival con Lo Stato Sociale, mentre a dicembre concluse il suo tour proprio nella città partenopea con un doppio concerto all’Hart. Nel 2019, infine, è toccato prima al PalaPartenope (marzo), poi all’Ex Base (luglio) accogliere l’artista romano.
Gazzelle, all’anagrafe Flavio Pardini, è un giovane cantautore romano, ma già nome di punta del panorama musicale italiano. Nel 2017 sale alla ribalta grazie all’acclamato debut album Superbattito, risultando uno degli esordi più rumorosi degli ultimi anni, e il suo lunghissimo primo tour è sold out per oltre 90 concerti.
Ma è nel 2018 che il successo di Gazzelle è aumentato esponenzialmente, arrivando a riempire con la sua musica venue sempre più grandi e importanti (come il Mediolanum Forum di Assago e il Palazzo dello Sport di Roma). Quello appena conclusosi, infine, è stato un anno pieno di soddisfazioni per Flavio, in cui è riuscito a portare il suo ultimo disco “Punk” in tutti i palazzetti d’Italia registrando quasi sempre il tutto esaurito.
Il live comincia poco dopo le 21, quando Gazzelle fa il suo ingresso in scena con un paio di immancabili occhiali da sole sulle note della strappalacrime Scintille: ad accoglierlo una marea di smartphone, come da previsione (purtroppo). Sul palco con lui la band (e gli amici) di sempre, arricchita da un delizioso quartetto d’archi, a dimostrazione di una minuziosa attenzione rivolta agli arrangiamenti, in alcune occasioni anche rivisitati.
Il primo blocco di setlist è principalmente dedicato ai brani di “Punk”, tra i quali però si inserisce anche la hit Meglio così, intonata a squarciagola dai circa cinquemila presenti. “Ciao Napoli! Come state? Chi c’era l’anno scorso?”, Flavio è di poche (ma buone) parole, saluta i suoi fan e a turno presenta i suoi compagni di viaggio, in primis tocca al tastierista Valerio Smordoni, tra i più scatenati sul palcoscenico.
Si passa da un successo all’altro, ecco dunque dapprima la struggente e introspettiva Nero, uno dei pezzi più rappresentativi della poetica e della cifra stilistica di Gazzelle, composto parecchi anni fa e in un primo momento caratterizzato da un potente synth prima di essere pubblicato nella versione attuale. Doveroso il tributo al bassista Gabriele Roia, seguito dalla hit Sayonara, singolo che divenne virale già dopo pochi giorni dal rilascio.
Lo spartiacque del concerto è rappresentato dal medley acustico Stelle filanti / Greta / Martelli / Meltinpot / Martelli, al termine del quale tutta la platea dedica a Flavio l’inno napoletano ‘”O surdato ‘nnamurato”, anche se sorprende e non poco il poco trasporto su Zucchero filato: sono ben lontani i tempi in cui letteralmente si pogava sulle note di questa canzone, probabilmente complice anche il fatto che il target di pubblico sia notevolmente cambiato.
A questo punto la scaletta propone il tormentone Sopra, probabilmente il suo brano che ha ottenuto la maggiore risonanza mediatica, il primo ad entrare rotazione radiofonica, anche grazie ad un sound parecchio orecchiabile che cattura l’attenzione dell’ascoltatore sin dalle primissime battute. Dopo il giusto plauso al batterista Claudio Laguardia, alcune giovani fan lanciano i propri reggiseni sul palco.
L’attesissima Non sei tu sembra sancire l’epilogo del concerto, nel finale però c’è ancora spazio anche per una parentesi acustica, con il chitarrista Claudio Bruno che accompagna Gazzelle alla chitarra nell’esecuzione del primo vero e proprio brano rilasciato, Quella te. Ora sì che il live può chiudersi in bellezza, Flavio non poteva che congedarsi dal suo pubblico sulle note di Tutta la vita.
La scaletta del concerto
- Scintille
- Non c’è niente
- OMG
- Meglio così
- Sbatti
- Nmrpm
- Nero
- Smpp
- Settembre
- Sayonara
- Stelle filanti / Greta / Martelli / Meltinpot / Martelli
- Polynesia
- Zucchero filato
- Vita paranoia
- Sopra
- Coprimi le spalle
- Una canzone che non so
- Punk
- Non sei tu
Encore:
- Quella te
- Scintille
- Tutta la vita
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