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Quando ho incontrato TGP: Anna

Sound travolgente e testi sinceri.

Intervista a cura di Giorgia Groccia

POST-IT EP, è il titolo dell’album d’esordio della cantautrice di origini napoletane Anna Giusti, edito per Scorza Label. POST-IT EP è il filo conduttore che lega il naturale bisogno di esistere e conservare all’interno della propria musica tutti i ricordi spasi, i messaggi mai inviati, i pensieri vacui di un minuto e le paturnie che durano una vita. Le parole frammentate come puzzle, trovano la loro composizione definitiva in versi che nati da post-it diventano POST-IT EP. L’EP è stato anticipato dal singolo Esco di Casa scritto e prodotto da Pleiam. I brani sono stati registrati e missati presso il Plecs Studio (NA) tra gennaio e aprile 2019. Il disco è stato masterizzato da Noiseblender e da Peppe Pleiam La Strada. I brani sono scritti e composti da Anna Giusti, Peppe Pleiam La Strada e Saverio Tufano. Il disco è già disponibile su Spotify, Itunes e tutte le principali piattaforme di streaming e in versione cd.

 

 

Noi abbiamo chiacchierato con Anna, eccone il risultato:

 

Il tuo album d’esordio si chiama POST-IT EP, ci spieghi come mai hai deciso di racchiudere i tuoi brani sotto questo titolo? 

Le canzoni di questo disco nascono da versi, appunti e accordi scritti su post-it. A casa ho sempre avuto l’angolo post-it e se guardi nella mia borsa ne trovi sicuramente vari. Li utilizzo tantissimo per scriverci non solo le cose da fare e la lista della spesa, ma anche i pensieri che sento il bisogno di incollare alle pareti della mia stanza. Oltretutto sono l’escamotage per tenere a bada il mio disordine. Spesso viaggio talmente tanto con la mente che perdo di vista le cose importanti. Può sembrare strano ma non ho mai scritto una canzone utilizzando la tastiera e lo schermo del computer, parto sempre dalla penna e dalla carta. Credo sia una questione di abitudine e comunque mi sento molto più a mio agio con questi strumenti, è come se riuscissi a ricreare una mia dimensione. Quando abbiamo pensato al titolo da dare all’EP la scelta è ricaduta in maniera naturale su “Post-it Ep” perché il post-it era un elemento che tornava sempre, ma non solo. Mi piaceva l’idea di richiamare con questo titolo la scrittura a mano che oggi si usa pochissimo. In effetti i foglietti colorati restano un mezzo su cui scrivere con l’inchiostro appunti veloci o piccoli messaggi. Trovo che il post-it sia poetico in questo.

 

Il tuo album dai testi intimi e sinceri hanno una produzione moderna e particolarmente elettronica, raccontaci la scelta del sound.

Si, i testi sono intimi, a tratti ironici e sono molto contenta che si percepisca la sincerità. In effetti raccontano di me e del disagio che ci circonda. “Esco di casa”, la prima traccia, è l’unico pezzo che non ho scritto io ma Peppe Pleiam La Strada, a lui ho affidato la produzione artistica del disco. La scelta del sound elettronico e moderno è dovuta alla voglia di ricercare un suono fresco, in linea con i nostri gusti e le nostre inclinazioni. In questo disco ci sono diverse sfumature musicali, sono presenti elementi reggae, indi-pop e cantautorali, questo perché abbiamo unito i diversi mondi da cui proveniamo, e poi essendo un primo disco volevamo sperimentare e capire la strada più giusta per noi.

 

 

Quali sono i tuoi artisti di riferimento e perché 

Sono legata a vari artisti ed ognuno di loro è stato importante in diversi periodi. Tra quelli che sono tornati più volte nella mia vita ci sono i Pink Floyd e Fabrizio De André. Da piccola erano entrambi tra gli ascolti di mio padre, ma io non li capivo, poi me ne sono appassionata durante gli anni universitari. Proprio qualche giorno fa ho ritrovato un quaderno sul quale avevo scritto delle mie considerazioni dopo aver visto il film “Pink Floyd The Wall” di Alan Parker. Credo che “The Wall” sia una delle opere più sorprendenti della storia della musica per la sua potenza evocativa e per la versatilità del messaggio. Nel mondo dell’arte e della pittura sono affascinata da Frida Kahlo per la sua libertà di espressione e in quanto esempio di coraggio, forza e unicità.

 

Cosa pensi della scena pop odierna? Riesci a rispecchiarti in tutto ciò che ti circonda a livello musicale? 

Credo che siamo in un periodo musicale di transizione. A livello creativo ci siano proposte molto interessanti. Noto una maggiore propensione a mescolare i linguaggi, e questo mi piace. Credo che oggi sia molto più difficile etichettare la musica in generi. Inoltre i mezzi che abbiamo a disposizione permettono di ottenere buone produzioni a costi molto più ridotti rispetto al passato. Cioè con le nuove tecnologie, i social e le nuove modalità di fruizione non è impossibile creare, produrre e distribuire la musica per conto proprio. Quindi la scena musicale attuale è in fermento, piena di cose nuove. Ma c’è anche una forte tendenza a perseguire la moda del momento. Io cerco di stare lontana da questo processo per seguire le mie inclinazioni e assecondare i miei gusti perché sono convinta che l’autenticità è un modo per fare la differenza.

 

 

Se dovessi scegliere il tuo brano del cuore tra tutti quelli che hai scritto quale sceglieresti e perché 

Questa è una domanda difficile! Ho un rapporto diverso con ognuno di loro perché diversi sono i sentimenti, le emozioni e gli stati d’animo che mi hanno spinto a scriverli ma sono tutti pezzi di cuore! Ce n’è uno che non riesco ancora a cantare perché ogni volta che ci provo piango… È dedicato ad una persona per me speciale. L’ho scritto due/tre mesi fa e non l’ho ancora pubblicato.

Progetti futuri? 

Stiamo portando in giro Post-it EP e sono felice di continuare a suonarlo live. Le date sono in aggiornamento, pubblichiamo tutto sui social. Intanto sto scrivendo nuovi pezzi, presto ci lavoreremo. Non vedo l’ora di pubblicare nuova musica.

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