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Quando ho incontrato TGP: Giannini

L’ironia per superare un momento difficile.

Intervista a cura di Davide Lucarelli

Dopo l’uscita dei primi due singoli La Luna sul Balcone Panda 90 (finito a lungo nella playlist Scuola Indie di Spotify), il cantautore pugliese Giannini torna con Sto Troppo Bene, il nuovo singolo, scritto a quattro mani con la cantautrice Galea  e prodotto in collaborazione con Molla.

Abbiamo fatto qualche chiacchiera rigorosamente a distanza con Giannini e vi riportiamo qua sotto cosa ne è venuto fuori.

 

Ciao Giannini! Molti di noi hanno imparato a conoscerti con il tuo primo singolo, Panda 90, che, tra l’altro è stata su Scuola Indie di Spotify per un po’ di tempo. Per cominciare volevo chiederti di raccontarci come è iniziata l’avventura Giannini e come sei arrivato alla pubblicazione di quel primo singolo.

Il mio percorso è simile a quello di molti altri artisti, sono passato da diverse esperienze in band,  tra cui  i miei due progetti più importanti, e ho fatto credo  ogni tipo di esperienza, dal turnista come corista al lavoro in studio di registrazione. Musicalmente provengo dal  pop rock, che nel tempo ho sporcato con il soul, jazz e la popolar Music americana.  Poi ho avuto un vero è proprio break, per dirla con una frase che mi piace, è andata via la corrente. Non riuscivo più ad avere stimoli dell’ambiente musicale e dagli ascolti che facevo e di conseguenza non riuscivo più a scrivere. Per fortuna (per me) nell’ultimo periodo  mi è tornato questo fortissimo bisogno di tornare a scrivere,  le idee si accavallavano uno sull’altra, e venivano fuori quasi spingendo. Cosi siamo arrivati al GIANNINI di oggi.

 

Collabori nella scrittura e nella produzione delle tue canzoni con altri due esponenti della scena emergente italiana, Galea e Molla. Ci racconti come è nata questa sinergia?

E’ nata in maniera davvero molto spontanea, avevo ormai messo insieme un po’ di brani e volevo lavorare insieme a qualcuno che potesse aiutarmi a trovare una dimensione nuova,  diversa, così ho pensato subito a Luca (Molla) di cui stimo molto il suo modo molto emozionale di vivere la musica, e gli ho chiesto se voleva occuparsi della produzione del disco. Claudia (Galea) invece, è cresciuta tra le mura delle scuola di musica in cui insegno, avevo notato  il suo talento nella scrittura e le ho chiesto di scrivere un brano per il mio album.

Dopo poco mi ha mandato questo vocale con la bozza di Panda 90, e ci abbiamo lavorato con Luca che è anche autore della parte finale del brano.

 

Il tuo nuovo singolo si intitola “Sto Troppo Bene”. Come è nato? La Panda di cui parli nel testo è la stessa del primo singolo?

Sì la panda è la stessa! Questo brano è nato davvero in modo molto particolare. Avevamo ormai chiuso la tracklist dell’album con Luca (Molla), e ci siamo resi conto che c’era una traccia che si allontanava troppo dal sound che si era venuto a delineare durante la lavorazione del disco, e abbiamo deciso di eliminarla. A quel punto quasi per un motivo stupidamente scaramantico, non volevo lasciare solo 10 brani nel disco perché avevo sempre avuto in mente questa cosa delle 11 tracce.  Cosi ho preso questo testo che avevo tra le note dell’iPhone e l’ho montato, l’ho  fatto ascoltare a Claudia e ci abbiamo lavorato insieme.  Luca ha poi avuto quest’idea del groove e di getto ha scritto lo special centrale.


 

So che hai preferito non rimandare l’uscita di questo singolo e hai voluto fortemente a farlo uscire in questo periodo storico difficile e particolare. Come hai preso questa decisione?

La scelta di pubblicare questo brano è davvero legata alla voglia di portare un po’ di leggerezza e magari strappare un sorriso,  ma anche di aiutare tutti, in primis me stesso, ad affrontare questo periodo con un po’ più di ottimismo. Ho sempre visto questo titolo, non come uno slogan, ma come una sorta di mantra da ripetere ad alta voce per affrontare meglio tutta questa situazione stranissima che stiamo vivendo. Rimandarne l’uscita, significava per me sporcare quest’idea con le solite logiche legate agli ascolti e alle dinamiche promozionali.

 

Parliamo infine un po’ del futuro. Qual è il posto in cui hai già suonato in cui vorresti andare appena uscito di casa? E se tu avessi infinita possibilità di scelta, quale sarebbe il primo concerto a cui invece vorresti assistere?

Onestamente ti dico che vorrei così tanto riprendere a suonare dal vivo che andrebbe bene qualunque posto. Non poter vivere la dimensione del live è di sicuro una delle cose che mi sta pesando maggiormente in questo periodo. Mi piacerebbe tornare in teatro, l’ultima volta sono stato al teatro Petruzzelli di Bari è ed stato magico per me. Così come mi piacerebbe rivivere l’esperienza della piazza con la sua bella dose di  adrenalina. Per quanto riguarda i concerti, mi piacerebbe molto assistere ai live di Gio Evan, Galeffi e Martina Vicario, mi affascinano molto come artisti e dal vivo sono sicuro che ci sarebbe una gran bella energia.

 

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