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Quando ho incontrato TGP: Bonetti

“Uscirà un album in autunno. Vi dovete aspettare l’album più bello di Bonetti.”

Intervista a cura di Davide Lucarelli

Bonetti non è più una sorpresa ormai da un po’ nel panorama del cantautorato indipendente italiano. I suoi due primi album avevano già riscosso pareri molto positivi dalla critica e il nuovo singolo, Non ci Conosciamo Più (Bravo Dischi /Peermusic),  fuori su tutte le piattaforme digitali dallo scorso 14 aprile, sembra preludere ad un nuovo passo in avanti sia dal punto di vista musicale che dell’introspezione nella scrittura.

 

 

Abbiamo avuto l’opportunità di fargi qualche domanda.

 

Ciao Bonetti! Sei tornato con il tuo nuovo singolo, “Non ci Conosciamo Più” circa due anni dopo l’uscita del tuo album “Dopo la Guerra”. Che cosa è cambiato in te e nella tua musica in questo periodo?

Ciao a tutti! Dunque, in questi ultimi due anni la musica è diventata il mio lavoro principale e questo ha ovviamente portato tante novità nella mia vita e nel mio modo di scrivere. Ho composto questi nuovi brani con una fiducia in me stesso come autore diversa e ho potuto lavorare al meglio grazie all’appoggio fondamentale delle persone che ruotano intorno al progetto.

 

Il titolo del brano è quasi ossimorico “non ci conosciamo più”. Che cosa vuol dire per te conoscere una persona? E come è possibile smettere d’un tratto di conoscerla?

Forse conoscere una persona è qualcosa di vicino al costruirci dei ricordi insieme. Questo vale anche con noi stessi. A volte capita che quei ricordi appartengano a una fase precedente della nostra storia personale e allora a quel punto può capitare di ricominciare nuovamente a conoscersi, oppure no.

 

 

Il brano sembra nasca dall’ispirazione data da una città, Milano. Che rapporto hai con Milano? Trai spesso ispirazione dal luogo in cui ti trovi?

Sì, il luogo per me è fondamentale. Le mie canzoni non sono opere di fantasia, ma partono sempre da situazioni vissute reali. Non voglio anticipare troppo, ma nel disco che uscirà il concetto di luogo sarà centrale, anche se sarà inteso in senso più ampio rispetto a quello di città. Stesso discorso vale per questo brano: parto da Milano, ma il binario abbandonato di cui parlo nel ritornello è un non luogo esistenziale che, nelle mie intenzioni, riguarda le aspettative della mia generazione.

 

Immagino che “Non ci Conosciamo Più” sia un apripista per un nuovo progetto più ampio. E’ così? In caso affermativo, che cosa ci dobbiamo aspettare?

Esatto, uscirà un album in autunno. Vi dovete aspettare l’album più bello di Bonetti 🙂

 

Ultimo argomento, il più delicato. Hai una grande esperienza live data da molti tuoi concerti in giro per l’Italia. Quanto ti manca il contatto con le persone? E quale pensi possa essere il futuro della musica dal vivo nel breve termine in questi tempi difficili?

In realtà questa situazione è esplosa in un momento personale in cui davo per scontato di non fare concerti. Con un album in uscita non avevo comunque in programma di fare date prima dell’autunno, per cui diciamo che mentalmente ero già preparato a non sentire la mancanza del palco ancora per un po’. Detto ciò, ovviamente spero che la situazione possa cambiare dopo l’estate, anche se  penso che servirà ancora del tempo per chiarire meglio ciò che sarà. Quello sulla musica live post-quarantena è un discorso complesso e delicato e la situazione generale non è ancora abbastanza delineata per fare considerazioni definitive. Probabilmente si tornerà a una dimensione più intima degli eventi, ma davvero, come tutti, non ho le idee chiare su questo.

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