Fuori il primo EP di Tetra intitolato “Vomito”.
Recensione a cura di Giorgia Groccia
Tetra rappresenta la parte più profonda dell’artista, ed è proprio così che prende vita il suo primo ep intitolato ironicamente Vomito, con l’esigenza di esorcizzare la sofferenza che ognuno di noi ha nel profondo dell′anima.
Sound attraente, testi imprevedibili a cavallo tra l’italiano e l’inglese e una sana provocazione di fondo, costituiscono alcuni degli ingredienti essenziali che conferiscono al progetto un’estrema credibilità.
L’interno lavoro discografico è costruito attorno a specifiche sonorità che fanno riferimento ad uno scenario emo rap e pop punk, affondando le proprie radici in diverse tipologie di ascolti: dal rap, al roots raggae, al pop e rock alternative oltreoceano.
POETI MALEDETTI è il primo brano dell’ep e anche il primo brano con cui Tetra esordisce all’interno del panorama trap. Unisce poesia e sound in una fusione dal carattere malinconico. La filosofia che si cela nei testi di Tetra appartiene al pensiero tipico dei poeti maledetti.
MINA VAGANTE è un grido di liberazione dal dolore e dell’oppressione provocati da relazioni tossiche, come lei stessa le definisce.
HANNIBAL corrisponde alla componente DANCE per eccellenza dell´ep . In questa traccia Tetra mostra un lato prettamente aggressivo, fisico e sensuale. Il brano nasce dalla collaborazione con KIRIKU, dj incline alla Deep House, e in seguito editato da LUKE LIES.
PUSSYCAT IN THE PLANET ricorda momenti felici dell’artista sulle discese innevate del Trentino. Il brano intraprende un sapore dolce amaro dal momento in cui riaffiora il ricordo di una pregressa relazione finita nel peggiore dei modi.
HURRICANE è un brano scritto interamente in inglese. Rappresenta il vortice emotivo che attanaglia l’artista costantemente.
MY FANTASY, in collaborazione con due producers californiani, ci conduce nel cuore pulsante dell’universo comunicativo di Tetra e soprattutto ci conduce verso una riflessione profonda: il non sentirsi compresi dalla maggior parte delle persone che ci circondano, il domandarsi costantemente di cosa si ha realmente bisogno.
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