Sarebbe bello fermare il tempo.
Recensione a cura di Giorgia Groccia
“Cinquecento” è il titolo dell’EP d’esordio di Renico, un pop romantico d’altri tempi, nuova uscita dell’etichetta di Carmine Tundo, Discographia Clandestina.
Renico, nome d’arte di Enrico Guerrieri, è un cantautore pugliese classe ’97. Il suo approccio con la scrittura avviene non appena adolescente quando unisce la passione per le lettere alle sei corde. Il progetto cantautorale prende forma nel 2018, anno in cui sperimenta l’autoproduzione e che lo porta, nell’anno successivo, alla pubblicazione di quattro singoli da indipendente.
I testi del cantautore salentino alternano romanticismo e cinismo da una parte, ritmi che saltano dalla scuola cantautorale italiana (Dalla, Battisti, De Gregori, De Andrè, Conte) alle sonorità americaneggianti (Mayer, Johnson, Reed) dall’altra.
Cinquecento è il titolo del suo EP d’esordio, cinque tracce che sono cinque fotografie dei giorni nostri, le tematiche spaziano intorno al concetto di tempo, quello che spesso ci sfugge tra le mani o ci costringe a prendere decisioni, facendoci sentire improvvisamente grandi. Rènico canta dell’amore ma lo fa in modo autentico, dando risalto non solo all’aspetto bello di una relazione ma anche e soprattutto alle difficoltà di un rapporto, all’incomunicabilità e al conflitto.
Stendino è la traccia che apre l’EP, una boccata d’aria, una storia che parla di paure ed emozioni che fanno sentire in bilico. Si prosegue con Complanari, che già dal titolo si rivela una vera chicca. Perché voi sapete cosa sono? Si tratta delle strade secondarie delle autostrade, quelle che ti permettono di cambiare rotta, tutti almeno una volta nella vita ne abbiamo imboccata una. Ecco arrivare Dove non ci sei, un rapporto adolescenziale raccontato con la maturità di un uomo.
“Lasciati guardare come un ragazzino in preda ad una crisi ormonale”
Esplicita e immediata questa canzone. La penultima traccia è Hai mai, dove il tema del tempo torna ricorrente, si tratta di una canzone d’autore impacchettata a dovere, ritmi lenti che conducono l’ascoltatore ad una riflessione precisa:
“Sarebbe bello fermare il tempo, dove un secondo che passa è un anno, dove cambio casa, umore e lascio tutto come mi va.
Il brano che chiude il cerchio è quello che dà il titolo all’EP, Cinquecento, una dichiarazione d’amore verso se stessi. Il risultato finale è un pacchetto di cinque canzoni autentiche, nulla di costruito o eccessivamente patinato, Rènico ha ascoltato Dalla e i grandi cantautori del passato e da loro ha imparato le lezioni più importanti ma Rènico non è la copia di nulla, mantiene la sua peculiarità in un mondo di cantautori indie che ha anche un po’ stancato.
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