Lobe si racconta ai microfoni di Tutti giù parterre attraverso la nuova canzone Un’altra vita. Leggi l’intervista e ascolta il brano
Presenta il tuo progetto ai nostri parterriani! Chi è Lobe, da dove viene e la musica che fa?
Ciao a tutti, sono un cantautore e vengo da Verona. Lobe è un miscuglio di varie esperienze musicali e il mio percorso parte infatti da molto lontano. Ho iniziato a suonare il pianoforte classico all’età di 6 anni ma da sempre sono stato attirato da generi come il rock e il pop, tanto che sin da piccolo cantavo cover accompagnandomi con il piano. Negli anni mi sono diplomato in pianoforte presso il conservatorio di Verona e la mia più importante esperienza musicale l’ho vissuta tra i 18 e i 28 anni, periodo in cui sono stato il cantante dei ‘Seventh Veil’ una band hard rock con la quale ho girato tutta l’Europa in tour e pubblicato 3 dischi.
Nel 2018, stanco o forse demotivato da questo genere, anche su consiglio di un amico, ho iniziato a scrivere quello che allora definivo “indie” in italiano e la prima sera in studio è uscita Stella (bi)polare, pezzo che sarebbe diventato poi il mio primo singolo.
Da qua è partito il progetto Lobe, per il quale ho pubblicato finora sei singoli più il nuovo pezzo uscito oggi, Un’altra vita.
UN’ALTRA VITA è la tua nuova canzone, ce la racconti?
In realtà Un’altra vita non lo considero un singolo, non ha effettivamente nemmeno le caratteristiche del singolo. Diciamo che è un pezzo da album che ho voluto pubblicare subito dopo il lockdown, tema trattato anche nella canzone stessa.
Di comune accordo con il mio produttore, Cristian Postal, abbiamo valutato che fosse un pezzo da pubblicare il prima possibile, motivo per cui non è ancora su Spotify, dato che i tempi tecnici non lo consentono. Ma arriverà anche lì 🙂
Essendo un brano legato al lockdown, come lo hai vissuto? e come ha influito sulla tua creatività?
È stato un brano uscito di getto, una sera, ovviamente da solo in studio. È un brano sincero, molto intimo e personale ma che al tempo stesso può parlare a chiunque ascolti questo pezzo. Diciamo che il lockdown ha influito positivamente sulla mia creatività dal momento che, essendo a casa da lavoro, avevo il tempo tutti i giorni di mettermi in studio a suonare e comporre.. inoltre ho anche trovato il tempo di fermarmi a riflettere su cosa davvero è importante nella vita e penso di essere riuscito a trasmettere bene questo mio pensiero nei prossimi pezzi che pubblicherò. Quindi posso dire che il lockdown è stata assolutamente un ottima palestra da questo punto di vista. Assolutamente, il lockdown ne ha solo fatto cambiare la forma ma quello che sto pubblicando è praticamente un album in pillole. Ci sono i 6 singoli già fuori e Un’altra vita è il primo di altri sei brani che pubblicherò a cadenza mensile a completamento dell’album.
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