“De André nasce come molti brani, dal nulla e quasi per caso.”
Intervista a cura di Giorgia Groccia
Alberto De Luca, finalista di Musicultura 2020, presenta il suo nuovo brano intitolato De Andrè.
Il ventisettenne di Sondrio, cresciuto giocando a rugby e ascoltando i grandi cantautori italiani, forse per i troppi colpi ricevuti giocando è rimasto “confuso”, in equilibrio tra una laurea in filosofia, l’amore per la musica trap e un viaggio sull’Hymalaya.
Dopo una prima demo con Bassi Maestro nel 2015, viene premiato da Mogol come migliore autore del Tour Music Fest per il testo Le Alpi. Nel suo lavoro tenta di fondere le sofisticate sonorità delle produzioni trap alla
poesia del cantautorato italiano.
Il brano è prodotto per l’etichetta T-Recs Music da Alberto stesso, in collaborazione con Emiliano Duncan Barbieri (già autore di canzoni per vari interpreti, tra cui Giorgia) e Tony Pujia (produttore, compositore e musicista per vari artisti, tra i quali Samuele Bersani, Syria, Gianni Morandi e molti altri).
De André nasce dall’esigenza di riscatto di un cuore, che vuole tornare ad avere il suo posto e ad esercitare il suo primato con le emozioni. Vuole riprendersi il centro ed il fulcro della vita. Così, di notte, con la musica a palla, i pensieri viaggiano e i piedi bruciano il marciapiede. De André vuole anche essere un manifesto di un genere tutto suo, fatto di parole di una vecchia scuola, e di sonorità contemporanee. Ma più probabilmente, in realtà, De André nasce semplicemente della volontà di scrivere una canzone decente.
Puoi votare Alberto per la finale di Musicultura qui dal 4 giugno al 28 giugno.
L’esibizione di Alberto si terrà sabato 6 giugno a partire dalle ore 21.
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