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Quando ho incontrato TGP: AKU

“È un pezzo nato dall’esigenza di conciliare una musicalità leggera e un testo emotivo.”

Intervista a cura di Giorgia Groccia

Pagine Gialle è il nuovo singolo di Aku. Episodio anomalo del suo nuovo Ep Specchio, con il rap che si inserisce sul ritmo ondeggiante e sul contrappunto di archi e fiati. Un brano estivo ma agrodolce, che parla intimamente di sentimentali lotte coi mulini a vento. Nel brano è repsente il featuring del rapper e produttore Daje Matt, con cui Aku ha già collaborato nell’ Ep “500 KM”, e in un altro brano dell’Ep “Specchio”, “Caravaggio”.

 

 

Raccontaci come nasce Pagine Gialle.

È un pezzo nato dall’esigenza di conciliare una musicalità leggera e un testo emotivo. Il mood è riflessivo, intimo, e invece la produzione ha un’apertura che richiama il funk dei ’70 e dei primi ’80.

 

Hai deciso di applicare a questo singolo la modalità del featuring, come di consueto nell’universo rap. Quali pensi siano i punti di forza e le debolezze dei feat? 

La forza del featuring è, banalmente, riuscire a implementare in un brano delle skills e uno stile che da solo non potresti avere: non so cantare bene, per cui spesso mi avvalgo di bravi cantanti per le melodie dei miei ritornelli! Il limite è di sicuro quello di perdere un po’ di omogeneità nel prodotto: la chiave, come sempre, è l’equilibrio!

 

Quali sono i brani con cui riesci completamente ad estraniarti dal mondo?

Brani strumentali, anche musica classica o da film. Amo tutta la tradizione dei compositori italiani per il cinema, da Morricone a Trovajoli, arrivando a Nino Rota e Stelvio Cipriani.

 

 

Raccontaci il tuo live migliore. 

Un live a Le Mura, a Roma, locale piccolo in cui la gente è molto vicina al palco. Si crea una vibe particolare in quel posto, riesci veramente a sentire l’energia delle persone, e questo contribuisce positivamente alla tua performance.

 

Progetti futuri? 

Scrivere e produrre cose nuove, magari con un mood più essenziale rispetto alla stesura del mio Ep Specchio. Una dimensione più hip hop e meno cantautorale, probabilmente.

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