Un tempio di musica, parole ed emozioni.
Recensione a cura di Davide Lucarelli
Chi frequenta l’ambiente musicale underground milanese non può non conoscere Leanò. La voce inconfondibile e lo stile chitarristico, i capelli sbarazzini che durante le esibizioni dal vivo le finiscono immancabilmente davanti alla faccia e quelle gambette che non stanno ferme un attimo mentre canta, la rendono inconfondibile e indimenticabile.
Al mondo dello streaming e della discografia si era presentata lo scorso anno con i due singoli Sabbia nelle Tasche e Notte. Alba è invece stato il singolo che ha anticipato di poco l’uscita di Tempio, il primo EP della cantautrice milanese dalle radici cilentane.
La chitarra è l’elemento principe delle sei tracce disco, una chitarra acustica pulita, che guida le emozioni forti e volubili. I suoni d’atmosfera sono curati e precisi, elaborati con una deliziosa attenzione ai dettagli. La voce di Leanò è personale e sicura, con dei vibrati emozionali che esternano il forte sentimento con cui i brani sono stati scritti ed interpretati.
Tempio è un disco intenso, coerente, un perfetto spaccato dell’animo di Leanò, delle sue passioni, della sua fragilità, della sua forza. Il tempio che Leanò ha costruito racchiude il suo mondo e questo disco è un tour guidato in esso, in un mondo di musica, parole, emozioni e profondità. Bello. Brava.
What do you think?