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“Non Esisti” è il ritorno di Lamine

 

 

Non Esisti” è il nuovo singolo di Lamine disponibile dal 2 ottobre su Spotify e tutte le principali piattaforme streaming per Pulp Dischi, distribuito da Artist First.

Lamine, nome d’arte di Viviana Strambelli, è attrice e cantautrice. Nasce ad Erice in Sicilia e trascorre la sua vita fino a diciotto anni in Puglia. Si diploma come attrice professionista presso la scuola di recitazione del Teatro Stabile di Genova. Lavora per anni nei più importanti teatri italiani; al cinema con Ken LoachAntonio Albanese, e in numerose serie televisive. Inizia il suo percorso di autrice di canzoni classificandosi tra i finalisti di “Genova per voi”. L’anno dopo, in seguito ad un colloquio con Sony Atv, viene affiancata da Pippo Kaballà e scrive insieme a lui e Francesco Bianconi (Baustelle) una delle sue prime canzoni. Lamine ha vinto moltissimi premi tra cui: Premio Fabrizio de André 2020Primo Maggio Next 2020Premio della critica Fausto Mesolella e Miglior Interpretazione Bianca d’Aponte 2019.
Attualmente vive a Roma dove sta lavorando all’uscita del suo primo album.

Non Esisti” racconta di un momento estremo della storia tra due giovani amanti, una crisi che si consuma nel bagno di un autogrill. L’immagine di una relazione malata e tossica tra due persone profondamente sole che diventano l’uno la gabbia dell’altro, pur essendo convinti di amarsi profondamente. Il brano trova la sua dimensione “street” nell’incontro tra una produzione molto moderna e la voce di Lamine esplosiva ed emotiva, con una chitarra elettrica in primo piano.

Degradante, forte, sbagliato. Un amore che “non esiste” e che non ti permette di esistere.
Un ragazzo e una ragazza seduti per terra nel bagno di un autogrill che si guardano come se non avessero nient’altro al mondo che i loro stessi occhi. Abbiamo lavorato sulla produzione cercando di ricreare questo senso di solitudine e rabbia, utilizzando dei suoni violenti e scomodi, quasi fastidiosi. La cosa più difficile credo sia stata lavorare così tanto “in sottrazione”; ogni elemento che dava calore al pezzo sembrava essere fuori luogo. Abbiamo ridotto tutto all’osso, cestinando scelte che comunque ci piacevano molto per favorire la “Crudezza e la Nudità” del pezzo. Volevo che si avvertisse il disagio di questo tipo di sentimento anche in termini musicali.

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