Bro, ma ti ricordi la C con la mano?
Bè, potevo non dire la mia su Sfera Ebbasta? Ovviamente no! Anche perché, non so se i miei venticinque lettori ne sono consapevoli, ma io abito proprio in quell’hinterland milanese che ha visto l’ascesa di Gionata Boschetti, confino con la Cinisello Balsamo che da poco ha donato il nome di una piazza all’illustre cittadino a cui ha dato i natali. Perdonatemi per il registro linguistico lievemente elevato e per le citazioni manzoniane, ma ho sentito che la mia proprietà linguistica aveva bisogno di una rispolverata dopo l’ascolto (non forzato, ma praticamente obbligato) del disco del buon trap king tricolore. Prometto che nel corso dell’articolo mi adatterò al gergo da strada che questo pezzo richiede.
Perché sì, è innegabile si debba partire dal presupposto che Famoso è un disco con un sound esagerato, l’unico in Italia attualmente in grado di competere con le star americane dell’hip hop e della trap. Non per niente penso sia l’unico a potersi permettere dei feat. con Future, J Balvin e niente popo di meno che Steve Aoki (raga, Steve Aoki!).
Poi, se discutiamo dei testi, ecco, lì forse c’è davvero qualcosa che non capisco. I temi sono sempre quelli, lui che ha tante tipe, ma non se ne fa niente, lui che ha tanti soldi e prima ne aveva pochi, sempre le stesse parole. Boh, ecco su questo aspetto forse mi aspettavo un saltino di qualità in più. Vedendo l’evoluzione che c’era stata da Sfera Ebbasta a Rockstar, con canzoni, per me, sorprendenti, quali Serpenti a Sonagli, Cupido e Ricchi per Sempre e dopo aver visto la proprietà di linguaggio che Sfera ha sfoggiato nei panni di giudice di X Factor, pensavo che avrebbe sfruttato questa occasione per una definitiva evoluzione dei testi che avrebbe portato dalla sua parte anche gli ultimi refrattari. Ma niente, vorrà dire che aspetterò ancora il prossimo album per questo. Per ora mi accontento di produzioni di livello altissimo e di qualche chicca come Bottiglie Privè e 6AM.
Per chiudere, ci terrei a menzionare un’altra cosa. Famoso non è solo il titolo dell’ultimo album di Sfera Ebbasta, ma anche quello del docufilm uscito lo scorso 27 ottobre su Prime Video. Ecco, su quello non ho niente da dire, se non un consiglio per ogni giovane artista che viene dalla strada o aspirante tale: bro, guardatelo tutto per vedere cosa può fare l’ambizione unita al duro lavoro e lasciati ispirare, se vuoi combinare qualcosa nella vita.
P.s. Ma solo a me le parti di canzone cosiddette “sporche” in cui fa bubububu e brbrbrbr fanno straridere?
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