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#Frittomisto – Episodio 14 – La nuova rubrica a cura di Caffellatte

Benvenuti in #Frittomisto, la vostra Caffellatte torturerà per voi con domande scomode, divertenti e sovversive, degli artisti scelti da lei ogni settimana

 

Sale o pepe, mostarda o manionese, bianco o nero, treno o aereo, Android o iOS, Clubhouse si, Clubhouse no? 

È questa la domanda più tormentata e ripetuta nelle ultime settimane, nelle quali è avvenuto l’impossibile: un nuovo social si è impossessato della scena musicale del sottobosco ma anche di quella mainstream. Io l’ho provato, lo utilizzo e lo considero un bel social, “ma non ci vivrei”, vi sono artisti in preda all’isteria di non poterlo scaricare a causa del sistema operativo (ovvero Android, per ora escluso dalla rosa di utenti che effettivamente possono accedervi), limitato e reso esclusivo persino per gli utenti in possesso di iOS che, in ogni caso per accedervi tramite iscrizione devono necessariamente ricevere un invito ufficiale tramite l’app da utenti già iscritti regolarmente. Vi state chiedendo cos’è Clubhouse? È un social basato su delle Room (pubbliche o private) in cui gli utenti, in presenza di moderatori -che solitamente sono coloro che hanno in quel caso creato la room- scambiano opinioni di diversa tipologia. Non vi sono video, non vi sono foto o immagini (ad esclusione dell’immagine profilo e breve bio), non vi è ansia da prestazione causata dall’estetica di qualsivoglia tipologia, per cui il sistema follower following si ribalta completamente, creando un meccanismo in cui più l’utente interagisce attivamente all’interno del social e più l’utente stesso riceve consenso e potenziali follower. Ho chiesto agli artisti che ho selezionato cosa ne pensassero di Clubhouse, eccone il risultato. 

 

STEFANELLI 

Ritorna il cantautore di Dischi Rurali con un singolo che sa di introspezione e viaggio spirituale: “Dentro di me” è la ricerca di un universo interiore che possa restituire all’anima quel centro di gravità permanente che cantava Battiato. Il tutto, in salsa deliziosamente chill, con la solita flemma lo-fi che sin dagli esordi caratterizza il progetto Stefanelli, ormai sempre più vicino alla definitiva esplosione con un EP in uscita presto.

“Conosco Clubhouse anche se ammetto di averne sentito parlare solo di recente. Personalmente ritengo che gli spazi che promuovono il dialogo sono da apprezzare. In particolare per quanto riguarda il mondo della musica offre l’opportunità ai musicisti di potersi confrontare direttamente con chi muove i fili dell’industria musicale, quindi non può che rappresentare una via nuova per conoscere talenti emergenti e farsi conoscere in modo più semplice.”

 

MURDACA

Arriva anche il secondo singolo per MURDACA, cantautore lombardo del roster Revubs Dischi, con un brano che assomiglia più ad un urlo liberatorio, contro ogni forma di distorsione della coscienza e dell’informazione: le sabbie mobili della fake society diventano l’oggetto dell’invettiva accorata di MURDACA, attraverso un linguaggio rock contaminato dalle ultime declinazioni del genere, con uno sguardo rivolto al passato e uno dritto sul futuro. Tame Impala e psichedelia sembrano essere gli ingredienti centrali di un mix riuscito tra tradizione e novità.

“Sì, ne ho sentito parlare… più che sentito parlare sono stato sommerso, giusto per ricondurmi al tema del mio nuovo singolo “Sabbie mobili”. Da un giorno all’altro tutto il mondo parla di Clubhouse e delle sue “stanze” digitali.

Così ad istinto penso che possa avere delle potenzialità, anche per gli addetti ai lavori del settore musicale. Potrebbe essere un “nonluogo” dove poter fare brainstorming o addirittura delle jam session, al momento non saprei immaginare altro.”

 

LEONARDO ZACCARIA 

 Autore e cantautore romano, che ha appena pubblicato il suo nuovo singolo, “Hotel Malinconia (X Samuele)”, prodotto da Michele Canova. Il brano parla di come l’arte aiuti a superare le proprie insicurezze: siamo tutti ballerini che cercano un equilibrio, seppur momentaneo e certo. Non abbiamo ancora capito come raggiungerlo, ma forse possiamo cominciare col realizzare che non siamo soli. 

“Conosco Clubhouse e l’ho scaricato da poco. Non lo sto ancora usando tantissimo ma mi piace, è bello che la voce sia al centro di questo nuovo social. Sinceramente non so se e come influenzerà l’industria musicale nei prossimi anni ma a me piacerebbe usarlo per parlare di cinema e di musica. Ho in mente di creare degli appuntamenti settimanali in cui parlare con le persone che mi seguono e con chi vuole, di film, di canzoni e di libri. Chissà forse potrei fare anche fare qualche live acustico ogni tanto, dove suono i miei pezzi così come sono nati, chitarra e voce.”

 

LOVI 

Debutta nel mondo discografico con “FaceTime”, il suo nuovo singolo, prodotto da Michele Canova. FaceTime” racconta del trasferimento dell’artista, della lontananza dai suoi cari e della mancanza dei tratti tipici della sua città. “Ma tornassi indietro non partirei mai, che ora mi sento a casa solo su FaceTime – canta infatti il cantautore fiorentino – e se potessi tornerei indietro che la tramvia costa un po’ meno della metro.

“Si conosco ed ho iniziato ad utilizzare Clubhouse. Credo che questo social, con il passare del tempo, possa far ‘crollare’ la ‘barriera’ fra pubblico ed artista, rendendo questa interazione più diretta e reale.”

 

 

BLEU SMITH

Prodotto da DEMA, “Offline” unisce la morbidezza di melodie R&B/Soul alla freschezza di un groove hip-hop moderno, tracciando perfettamente il sound di Bleu Smith. Concettualmente, il brano gira attorno alla parola “Offline” come senso di disconnessione dalla realtà, utilizzando come espediente narrativo la relazione tormentata con una ragazza. Il brano, che a livello espressivo miscela toni sarcastici e veli malinconici, tratto distintivo dell’artista, è una conferma della raffinatezza stilistica di cui Bleu Smith aveva già dato dimostrazione nel precedente singolo “Tuffo nel vuoto”.

“Sì, ho avuto modo in questi giorni di navigare su questa nuova app: credo che al momento questa sia una buona occasione sia per gli addetti ai lavori sia per i musicisti di confrontarsi con realtà emergenti e non, sia per avere un accesso diretto alle nuove idee e proposte nel campo. In un periodo come questo dove certe barriere sembrano e sono ancora più insormontabili, un modo nuovo per abbatterle non può che essere una novità positiva.”

 

ALIC’E’

Il brano, prodotto da Molla, rappresenta il viaggio della vita, “Il racconto di un incontro che ti cambia dentro”. È il ricordo di un’infanzia spensierata, di un presente da condividere e un futuro da finire insieme. Radio Rivoluzione è la bellezza delle cose semplici.

“ClubHouse sembra un vero FightClub dato che non tutti ci possono entrare, o per lo meno non subito se non si ha un invito! Ci è capitato di entrare in alcune di queste “stanze” e di ascoltare anche dei Nomi del panorama musicale quali  Fiorello, Calcutta, Francesco Facchinetti, Margherita Vicario. Molto interessante è la possibilità di ascoltare e poter interagire in queste stanze con altri musicisti! Troviamo che questa potrebbe essere una piccola svolta in quanto può mettere in comunicazione musicisti e addetti ai lavori del settore. Può far nascere collaborazioni tra persone che neanche si conoscono e perché no poter far ascoltare a qualche Artista affermato qualcosa che si è scritto e composto! È un social molto interessante e intelligente. Può essere una bella prospettiva di crescita per tutti per il futuro e soprattutto è molto bella l’integrazione tra artisti emergenti e non chi magari si considera inarrivabile.”

 

ARTISTA DELLA SETTIMANA: COLEWSKY 

Presentarsi sulla scena musicale mettendosi a nudo, viaggiando dentro di sé tra voli pindarici e pezzi di vita vissuta. Ecco cosa significa l’11 febbraio 2021 per il giovane rapper romano Colewsky: è fuori il suo disco d’esordio “Stanza/327”. Un concept album, che lo stesso artista racconta così: ““Stanza/327” è il mio primo disco nonché concept album.

– Ciao Lorenzo che piacere averti qui con me oggi. Raccontaci il concept album che hai appena sfornato? Come mai questo titolo? 

– Ciao ragazzi! Il titolo viene dalla stanza della clinica di riabilitazione dove sono stato per quattro mesi dopo l’incidente e, allo stesso tempo, rappresenta la “stanza” in cui tutti siamo stati rinchiusi a Marzo durante il primo lockdown.

– Se dovessi scegliere tre oggetti che possano rappresentare al meglio il tuo album quali sceglieresti? 

– Neanche a farlo apposta nella copertina è presente un paio di stampelle: credo non ci sia oggetto miglior per descrivere il disco.

– DOMANDA DEL GIORNO: Conosci Clubhouse? Come pensi possa influenzare l’industria musicale nei prossimi mesi?

– Si, lo conosco, sono anche un utente abbastanza attivo. Secondo me è sviluppato in maniera molto interessante, permette di interagire in maniera molto più rapida e diretta rispetto a tanti altri social. Potrebbe essere un ottimo modo per allargare il giro di contatti e farsi conoscere.

– Progetti futuri? Ps. salutaci con il brano preferito del tuo album.

– Sicuramente tanta altra musica e qualche altro video estratto dal disco. Il mio brano preferito è “Amare”, quindi vi lascio con questo 🙂

 

 

Rubrica a cura di Giorgia Groccia Aka
Caffellatte

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