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PORNOPUNK è il nuovo album dei Babbutzi Orkestar – recensione

Pornopunk è il titolo del nuovo album della Babbutzi Orkestar, in uscita l’8 ottobre 2021 e anticipato dai singoli Pornoamore e Il ballo di Cha Cha. leggi la review

 

Di porno ha una libido musicale trascinante; di punk, inteso come eterno apice di libertà, sicuramente ha il cuore. Il titolo vuole provocare una reazione: necessaria oggi più di ieri. È l’estremo tentativo di evadere dagli schemi. Costruire un disco libero di contaminarsi di idee, suoni e generi musicali che normalmente si guarderebbero con sospetto. Nuotare tra il punk e il surf. Affogare dentro una ballad blues. Farsi shakerare da ritmi balcanici, per poi caracollare in un reggaeton dedicato a Cinisello Balsamo. Ancora, pop, rock e un pizzico di trap (Sinatra). Infine tuffarsi insieme ai Cacao Mental in una (cata)cumbia libera di suonare alla Babbutzi maniera. Un disco che la sa lunga su amore, tormenti, sesso, libertà, festa e balli. Ma anche sulla bellezza nella diversità. Essere diverso. Essere punk. Estremamente punk. Pornopunk.

 

 

 

Recensione a cura di Gaia G.

La Babbutzi Orkestar è tornata e lo ha fatto in grande stile con un progetto originale sotto diversi aspetti. Pornopunk – questo il suo titolo – è un disco forte e d’impatto e no, non è perché parla di sesso. O almeno non solo. I toni caldi delle voci sono incorniciate da un sound potente e scuro ma non per questo meno accessibile all’ascoltatore. Inoltre, si tratta di un disco finalmente abbastanza lungo (quanto basta): stiamo infatti parlando di 11 tracce la cui lunghezza a volte sfiora i 5 minuti. I Babbutzi Orkestar sono fuori dal tempo e sono spinti dalle loro passioni che inseguono a tempo di rock.

Il risultato è onesto e sicuramente da promozione! I singoli che hanno anticipato questo lavoro discografico (Pornoamore e Il ballo di Cha Cha) sono un perfetto esempio della produzione completa rendendo anche questa scelta azzeccata e sincera e per questo particolarmente caratteristica. Tra contaminazioni varie, punk, blues e movimento, troviamo anche ritmi balcanici e addirittura anche il reggaeton e il trap. Il tutto è poi incorniciato da un delizioso surf pop. I temi che affronta Pornopunk sono altrettanto vari (sesso, amore, festa, balli principalmente) e questo gusto variegato permette all’ascoltatore di perdersi tra suoni e mood però sempre coerenti tra loro. È per questo e per molti altri motivi che si tratta di un progetto sicuramente da consigliare! 

 

 

Note biografiche: 

La Babbutzi Orkestar nasce nel 2007 e ha solcato importanti palchi quali Hidrellez Festival a Istanbul, Alcatraz a Milano, Parco Tittoni a Desio, I Am Art Festival in Umbria, Festoria a Saronno, MEI a Faenza, Guca Na Krasu a Trieste, Auditorium La Flog a Firenze, Bloom a Mezzago, BalkanbeatsLondon a Londra, Laborbar a Zurigo, Tipi Festival a Bolzano, Balkan Caravan, Magnolia a Milano, End Summer Fest a Varese, Sonic Ballroom a Colonia in Germania, e molti altri. Nel corso degli anni ha concepito quello che l’ensemble definisce un nuovo modo di fare musica balcanica, ovvero la “Balkan Sexy Music”. Ha suonato sugli stessi palchi di Shantel, Modena City Ramblers, Dubioza Kollectiv, Boban & Marko Marcovic, Goran Bregovic, Magnifico, Figli di Madre Ignota, Brooklin Funk Essential, Baba Zula, Can Bonomo, Fanfare en Petard, Robert Soko, Kocani Orkestar, Mad Sound System, Ghiaccioli e Branzini, Motel Connection e molti altri.

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