Dopo averci ricordato, con un post Instagram, di aver scritto “Non avere paura” proprio a Napoli, Tommaso Paradiso torna nel capoluogo partenopeo per un concerto del suo primo tour da solista.
Tantissime persone, tutti in piedi già dal primo brano, prima ancora che Tommy salga on the stage. Atmosfera magica da voglia di “normalità” valorizzata da alcuni grandi classici del passato in scaletta come “Gli alberi“, “Sold Out” o “Tra la strada e le stelle”. L’emozione del pubblico è palpabile ed è ricambiata dal sincero brio del cantautore romano che si lascia andare più volte scendendo ad abbracciare i suoi fan, addirittura per due canzoni intere: nello specifico “Completamente” e “La stagione del cancro e del leone“, quest’ultima suonata con un arrangiamento completamente diverso che mi ha ricordato molto il Luca Carboni della golden age.
Grandissimo dispiacere non aver trovato in scaletta neanche una canzone tratta da “Fuoricampo“, il disco diamante del periodo delle prime vere luci della ribalta dei Thegiornalisti (neanche le fenomenali e imprescindibili “Promiscuità” e “Fine dell’estate“, forse le canzoni più belle scritte da Paradiso). Ma è stata comunque una gioia riascoltare live alcune canzoni tratte da “Completamente Sold Out” un disco che resta di fatto una perla fatta di sole Hit.
Le canzoni del nuovo album rendono molto dal vivo, complici anche una grandissima band di supporto e degli arrangiamenti più da concerto “suonato”, già per come i brani suonano sul disco. La band, quasi per metà al femminile, esegue i brani molto bene e il batterista Daniel Fasano spicca tra i musicisti e si riconferma uno dei più talentuosi drummer in Italia. Il concerto riesce ad avere più momenti toccanti, su tutti Tommaso che fa salire sul palco durante “Non avere paura” una giovanissima fan stringendola a sé.
Durante la serata il pubblico si lascia anche andare in una classica e partenopea “‘o surdat’ nnammurato” ed è subito assecondato da Tommaso e dalla sua band che accennano l’intramontabile (o forse no) classico.
Unica nota dolente dello show è stata un po’ la resa live dei due tormentoni estivi (“Riccione” e “Felicità Puttana“) che con gli arrangiamenti scelti (più in linea col sound del disco nuovo) hanno reso molto di meno, anche e soprattutto per la natura molto diversa dei pezzi in questione.
Ma sono solo alcuni piccoli appunti di una serata piena di musica e piena di quell’atmosfera da musica live che c’era tanto mancata. Togliamo queste sedie, togliamo queste mascherine e divertiamoci, è il momento di recuperare questi ultimi due anni.
Italia, “non avere paura”!
Live Report di Stefano Crispino
Photo a cura di Arianna Di Micco
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