STANCO è il nuovo singolo dei NUMERO6, in uscita il primo aprile per The Prisoner Records e in distribuzione The Orchard, che segna il ritorno della band genovese dopo otto anni dall’ultimo disco in studio. La canzone è stata scritta e prodotta da da Michele Bitossi insieme ad Alessandro Bavo e missata da Ivan Antonio Rossi con la collaborazione agli arrangiamenti di archi di Lorenzo Diblasi. Nati dalle ceneri dei Laghisecchi e considerati tra i rappresentanti più significativi del pop rock indipendente degli anni duemila, i NUMERO6 hanno all’attivo sei album, numerosi EP, svariati singoli e una serie di collaborazioni tra cui spiccano quelle con Bonnie “Prince” Billy, Colapesce, Enrico Brizzi.
“Dopo “Dio c’è” non ci siamo mai sciolti ufficialmente. Semplicemente ci siamo dedicati tutti ad altri progetti, tenendo i Numero6 “ibernati” a tempo indeterminato, con molta serenità. Qualche mese fa ci siamo visti a cena, abbiamo cominciato a sparare mille cazzate, tra cui una veramente enorme: tornare in studio e vedere se sarebbe uscito qualcosa di interessante. Senza alcuna aspettativa, senza la minima pressione abbiamo iniziato a lavoricchiare e sono uscite belle idee. Ne abbiamo preso atto e abbiamo deciso di assecondarle”. Michele Bitossi
STANCO è un brano in perfetto stile NUMERO6. Volutamente “fuori dal tempo”, volutamente lontano da ogni tendenza musicale attuale. In qualche modo è un omaggio al sound più amato da Bitossi e compagni: echi di sonorità in stile Rem, chitarre jangly, ritmica incalzante e dritta, melodie cristalline, archi emozionanti, piano Rhodes. I NUMERO6 potevano tornare solo con una canzone che li rappresentasse in pieno, sia musicalmente che nella scrittura. “Volevo fortemente parlare di quello che siamo diventati, come persone e farlo provando a ottenere qualcosa che riuscisse in qualche modo a essere universale” Michele Bitossi
Volevamo assolutamente saperne qualcosa in più.
Di cosa parla il vostro nuovo singolo “Stanco”?
Il testo è molto chiaro. La stesura definitiva è arrivata dopo un lungo lavoro di revisione tale per cui mi perdonerai ma credo di poter dire che basta ascoltare e/o leggere.
Quando vi siete ritrovati in studio dopo tutto questo tempo, com’è andata? Avete provato a suonare anche dei brani “vecchi”?
No. Sentivamo l’urgenza di buttarci da subito su cose nuove. Ne abbiamo provate un po’ e abbiamo registrato 4 brani nuovi. Uno di questi è “Stanco”, che abbiamo pubblicato.
Vi capita mai di riascoltarvi? Che sensazione avete a riguardo?
Dipende. Se riascolto cose vecchie spesso provo imbarazzo, rabbia, tenerezza. Capita però che faccia capolino anche orgoglio e benevolenza.
Se riascolto “stanco” sono molto fiero di come è venuta.
E che ricordo avete del vostro periodo di attività?
Anche qui dipende. Ci sono stati periodo molto frizzanti, esaltanti ed altri molto più cupi e difficili. Ci sono stati cambi di formazione, pause, riavvii…non abbiamo mai ottenuto il successo di massa ma siamo stati spinti quasi sempre dalla voglia di creare musica insieme di pubblicarla. È anche successo che ci siamo trascinati stancamente forse anche per la paura di chiudere questa vicenda. Ecco, li forse abbiamo pubblicato cose molto meno valide.
Quindi, in definitiva, sta ricominciando tutto?
Non so dirlo, ne’ sento l’esigenza di farlo. Sicuramente c’è l’intenzione di far uscire delle canzoni qualora l’ispirazione ci continui a supportare. Poi si vedrà.
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