Primule è un brano di respiro pop, blues che vuole lanciare un messaggio di speranza rappresentando il ciclico alternarsi delle stagioni, metafora degl’inevitabili momenti di sconforto della vita che continuamente si ripresentano, destinati però a concludersi, sta dunque a noi trasformarli in possibilità senza abbatterci.
Com’è nato il tuo progetto musicale?
Per un punto passano infinite rette, per me passano innumerevoli emozioni che ho la necessità di condividere attraverso la scrittura di miei brani, la necessità di condividere la mia visione del mondo, se qualcuno in qualche modo si ritrova in essa o ne trae qualcosa di positivo, se in qualche modo chi ascolta le mie canzoni si sente capito e meno solo, se questo l’aiuta ad affrontare la sua sofferenza allora posso ritenermi felice, soddisfatta del lavoro svolto, questo è stato il principale motivo che ha dato vita a questo progetto musicale. Una sorta di sensibilizzazione all’empatia.
Rispetto al tuo modo di creare musica, come ti approcci alla scrittura di un testo? come nasce un tuo brano?
Per quanto riguarda la scrittura di un brano ( testo e musica) definirei, il mio, come un’ approccio molto emotivo i miei brani nascono dalla volontà di trasformare in musica le emozioni che mi attraversano, elaborandole poi in metrica, ricercando uno specifico suono nelle singole parole in modo che possano veicolare un preciso messaggio senza tralasciare l’importanza del giusto sound.
Parlaci del tuo nuovo brano Primule, cosa ti ha ispirato nella scrittura?
Definirei il mio ultimo brano introspettivo di carattere evocativo. Attraverso metafore, che riportano alla mente immagini ben precise, le quali raccontano di momenti di sofferenza che sono stati affrontati, ricordando a chiunque lo ascolti che anche nei momenti più bui si può intravedere la luce di un cambiamento, ma bisogna avere la forza per trovare la propria strada, percorrere il proprio cammino verso questa luce. Dal brano traspira tanta voglia di primavera, una primavera perenne, allo stesso tempo la consapevolezza che inevitabilmente ritornerà l’Inverno, ma ricordando che l’importante è saperlo affrontare conservando dentro di se una primavera interiore, affrontare tutto con positività. Nella scrittura mi sono lasciata ispirare da una passeggiata fatta in compagnia di una mia cara amica. il semplice immergersi nella natura osservandola regala molti insegnanti, tanti spunti di riflessione.
Chi sei nella vita quotidiana e chi invece come artista?
Credo non ci sia una netta distinzione tra la me di tutti i giorni e la me artista, la mia identità artistica non è legata ad un personaggio, punto di più sulla bellezza di essere se stessi in ogni contesto, rimanere coerenti e portare rispetto verso se stessi e il prossimo, sull’essere apprezzati e stimati per quello che si è, non solo per quello che si mostra di essere.
Da artista emergente quali sono le difficoltà principali?
Da artista emergente, paradossalmente, la difficoltà più grande è emergere, riuscire a capire se stessi, quali sono le caratteristiche che ti differenziano dalla marea di artisti presenti nel mercato discografico, creare il proprio pubblico e indubbiamente anche trovare il modo di finanziare i propri progetti artistici.
Cosa serve nel 2022 per avviare un progetto musicale e come immagini possa cambiare la scena tra qualche anno?
In linea teorica, nel 2022 per avviare un progetto musicale, basta disporre di un PC, in pratica serve molto di più per avviare un progetto che funzioni. Non credo le cose cambieranno drasticamente in qualche anno, forse i potenziali artisti emergenti cercheranno di creare i loro progetti in maggior autonomia, saranno forse più consapevoli e preparati nell’ambito della produzione dei brani e strategie di promozione. Forse in questi anni si è perso un po’ il significato più vero del creare musica, si punta di più al lato economico, ad un effettivo guadagno, buona parte delle canzoni, sembrano concepite più come prodotti da vendere che invece scrigni di emozioni, racconti, condivisione, si è un po’ perso il senso di emozione e legame che si crea tra l’artista e l’ascoltatore attraverso la canzone, spero che in futuro la scena musicale cambi in questo senso, si ritorni a dare importanza alle emozioni, alla comunicazione di esse, allo studio e l’introspezione.
Note Biografiche
Alessia Toffoli 21 anni, Fin da bambina ho sempre avuto chiaro in mente ciò che avrei voluto fare da grande, mi è sempre venuto spontaneo comunicare attraverso la musica, è una parte inscindibile di me. il mio motto è vivere la vita con leggerezza, ma mai alla leggera, nonostante io sia una persona molto introspettiva. Se per un punto passano infinite rette, per me passano innumerevoli emozioni.
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