Esce lunedì 18 aprile 2022 “From another world“, il nuovo singolo degli Overlogic. Un nuovo capitolo, in attesa di un nuovo disco in uscita entro l’estate, per il duo di Bologna che torna finalmente con un brano vivace che non lascia tregua in cui il tema è affrontato dal punto di vista reazionario e non negativo, invita ad apprezzare le proprie diversità senza sentirsi estranei, un brano che descrive il senso di inadeguatezza di ognuno quando si affronta il quotidiano. Con “From another world“, gli Overlogic ci portano all’interno di un fantascientifico locale sotterraneo di Berlino, dal quale non vorremmo mai uscire.
Non abbiamo saputo resistere, e abbiamo fatto loro qualche altra domanda!
- Come si incontrano gli Overlogic e quando decidono che avrebbero dovuto avviare un progetto musicale?
Gli Overlogic si conoscono praticamente da sempre, dalle elementari alle medie e poi alle superiori dove già suonavamo insieme in vari progetti cover e inediti. Nel 2014 durante la pausa estiva universitaria abbiamo deciso di mettere su un progetto nuovo, che potesse incorporare le nostre esperienze e le nostre passioni musicali. È lì in quell’anno che nascono gli Overlogic, concepito come duo di musica elettronica composto da voce, sintetizzatori e batteria.
- Cos’è successo nel vostro periodo di assenza, fino ad arrivare al vostro nuovo singolo “From another world”?
Durante la pandemia, come tutti, siamo stati fermi e ci siamo rimboccati le maniche. In quel periodo abbiamo composto e pubblicato Into The Sparkless Night, un EP molto intimo che riassume le nostre emozioni lungo quei mesi difficili. Dopo questa pubblicazione di Dicembre 2021, volevamo portare qualcosa di più fresco alle orecchie di chi ci segue, perciò ci sarà un nuovo disco a breve, anticipato da From Another World che è il primo dei due singoli che usciranno.
- E come nasce questo nuovo disco che ascolteremo presto? Cosa potete anticiparci a riguardo?
Hermes nasce dalla voglia di tornare a suonare live, è un EP che abbiamo scritto quasi di getto. Abbiamo composto tantissimo materiale negli ultimi due anni, ma questi cinque brani avevano una specie di filo conduttore. Parla di legami, di affetto, di relazioni.. ma non entra mai nello specifico, non vuol parlare di amore. Non vediamo l’ora di farvelo sentire.
- Qual è la connessione tra il singolo e la copertina che avete scelto?
È ovvio che c’è un po’ di mitologia nel simbolismo di questo lavoro. La colonna della copertina ne riprende un po’ l’architettura, il nome del disco è una divinità greca.. ma siamo sicuri che quando uscirà l’artwork dell’EP capirete la vera connessione tra immagine e musica. Abbiamo collaborato con due grandi professionisti in merito: il fotografo Benito Tansi e il grafico Pietro Colantonio “Piezaroth”, che non finiremo mai di ringraziare.
- Siamo nuovi di Bologna, dove ci portate?
Al Locomotiv Club, locale dove si esibiscono tantissimi artisti talentuosi della scena internazionale! Ci siamo esibiti lì a Novembre 2021.. chissà, magari ci scappa un bis!
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