“Antistaminico” è il viatico perfetto per tornare ad aprire le vie uditive e dare fiato alla nuova primavera pop di un progetto da scoprire, sospeso funambolicamente tra pop e canzone d’autore 2.0.
Dopo aver esordito nel 2021 con “Neve sulle case” stuzzicando l’interesse di pubblico e addetti al settore, il cantautore torinese torna a distanza di diversi mesi con un singolo utile a combattere i raffreddori e le allergie da musica “fredda” e senz’anima, prodotto da Pietro Celona.
Fuori dal 27 maggio su tutte le piattaforme digitali.
Intervista.
Malpelo, è da oggi disponibile su tutte le piattaforme digitali l’ascolto di “Antistaminico”, il tuo secondo singolo: raccontaci un po’ del brano, come nasce e da chi è stato lavorato e prodotto.
Il brano nasce a Febbraio in studio mentre fuori pioveva, ma dal primo accordo e dal primo suono di sinth realizzato con Pietro Celona, abbiamo capito che quello sarebbe stato un brano primaverile-estivo. Da quel momento abbiamo iniziato a pensare a vari temi e clichè del periodo primavera-estate denudandoli della loro banalità e narrandoli con tono ironico, ammantato però sempre da un velo di malinconia. In questo contesto mi è sembrata iconica la classica frase tale con cui per negare che si sta piangendo, per vari motivi, nel mio caso per amore, si da la colpa al polline che ci fa lacrimare in primavera. “Antistaminico” gioca intorno a questo concetto e all’idea del fatto che gli antistaminici per i sentimenti non esistano, non puoi tacere un emozione o fingere di non averla mascherandola con un’allergia. Il brano racconta della fuggevolezza dei sentimenti, che come pollini volano in aria portati via dal vento. La paura di ritornare ad amare per soffrire ancora, ci porta a disinteressarci dell’amore, allontanandolo come se ne fossimo allergici, ci anestetizziamo con cure fugaci e inutili, che fanno solo da antistaminici.
Il tuo nome non può che rimandare ad orizzonti letterari importanti; ci concede, insomma, il gancio essenziale per spiegarci quali (se esistono) siano i collegamenti tra la tua musica e il celebre personaggio delle novelle del Verga…
La novella di Verga ,“Rosso Malpelo”, mi ha sempre colpito per l’ironia e il crudo realismo con cui descrive la semplice quotidianità. Mi ci rivedo molto sia nel modo di raccontare tale realtà sia nel modo in cui è vissuta dal protagonista. Inoltre avendo io i capelli rossi non potevo scegliere nome d’arte diverso.
In “Antistaminico”, mescoli pop “vecchia scuola” a sonorità da dancefloor che permettono al brano di comunicare da subito la giusta aria d’estate; sembra che nella tua proposta convivano più contaminazioni che riescono a miscelarsi efficacemente in un idea di pop diversa… ecco, come definiresti il tuo “pop”?
Inizialmente da bravo artista Indie rifiutavo tutto ciò che fosse pop. Attualmente sono riuscito a trovare un giusto connubio tra suoni particolari e nuovi. patinati da una veste pop che rende il tutto più fruibile e “commerciabile”. Il mio pop è l’insieme di tutti i generi che mi piacciono senza cercarne uno in particolare, con l’intento di raggiungere più persone possibili.
Ma tu sei davvero un “allergico”? E se sì, quali sono le cose che più di tutto e tutte ti creano allergia? Che proprio ti fanno dire, nella vita, “non vi sopporto”?
Mai come quest’anno nella settimana in prossimità dell’uscita di “Antistaminico” ho patito l’allergia ai pollini, una scena tipica della mia vita barzelletta. Oltre che per pollini e graminacee avrei bisogno di un antistaminico per i ritardatari, per le ingiustizie, per quando nella musica la meritocrazia non vince, per quelli che si fanno portavoce di un movimento o di idee solo per moda o che si caricano i problemi degli altri sulle proprie spalle solo perchè non ne hanno di propri, per l’ambiente del mio vecchio liceo classico e per alcuni tifosi della Juve.
Immagina te stesso su un’isola deserta, dove hai portato tutto il necessario per salvarti dall’incombente apocalisse: un disco, un libro e un film che salveresti dalla rovina totale.
”Emozioni” di Battisti, “L’alchimista” di Coelho, “Fight Club” il film.
E ora? Cosa s’intravede nel futuro di Malpelo?
-Nessuna aspettativa o prospettiva predefinita, anche perchè nella musica non si possono fare calcoli. Voglio solamente godermi questo nuovo percorso, lavorando ogni giorno per migliorare ed esprimere al meglio ciò che provo nella speranza che venga ascoltato da sempre più persone.
Recensione.
Synth anni ’90 e “Antistaminico” prende vita. Uscito a maggio, il mese della primavera, dell’allergia, della rinascita dei fiori. In realtà la tua canzone è tutt’altro. L’antistaminico è metafora della tua necessità profonda di quella persona che hai amato e che ora non c’è più.
“E solo il tuo rimedio è antistaminico”. I fiori riprendono vita e tu sei lì, tra la tua camera, il mare ed un bar, dove i ricordi ti appassiscono mentre tutto rinasce. Una vera antitesi.
E tra un arrangiamento che non conosce confini, dove mescoli l’indie con il pop, canti un amore finito che ti fa male come il polline di maggio nell’aria. Un amore che fa fatica a scomparire, dove l’unico antidoto sarebbe un antistaminico per i sentimenti. Un ritornello fresco che cela, attraverso una sequenza di immagini, una soffusa malinconia verso un rovinato e lontano ricordo passato.
Avresti fatto di tutto per quella persona (e forse ancora oggi) ma caro Malpelo, hai scritto un testo talmente realistico, diretto e chiaro tanto da far pentire quella persona, secondo me.
Comunque, Antistaminico mi è arrivato tutto e mi ha immerso totalmente nelle tue parole. Ora ho bisogno anch’io di un antistaminico per i sentimenti.
Non posso dirti altro che chapeau!
Biografia.
Artista torinese, classe ’98, inizia il suo percorso musicale partendo dal rap, con l’intento di distinguersi; una delle sue caratteristiche era legata al fatto che avendo la “erre” moscia, scrivesse tutti i testi senza usare mai quella lettera. Successivamente evolve la sua musica, intraprendendo una strada più melodica, scoprendo, per restare in tema di originalità, che cantando invece la “erre” riesce a pronunciarla in modo corretto, si ritrova con una lettera in più con cui esprimersi in musica. Spazia tra vari generi, da quelli più internazionali come il NeoSoul e il Chill R&B, a quelli più nostrani come l’Indie e il cantautorato ricercando sempre una grande cura nelle melodie, senza mai etichettarsi con uno stile in particolare. Dopo l’esordio nel 2021 con “Neve sulle case” (subito inserito da Spotify Italia in “Scuola Indie”), Malpelo anticipa di qualche giorno l’estate con “Antistaminico” (prodotto ancora una volta da Pietro Celona), fuori dal 27.5.2022 su tutte le piattaforme digitali.
What do you think?