Da martedì 20 settembre, è disponibile in digitale “RUGGINE&BOROTALCO”, il primo brano del progetto nazionale degli AUTORI ASSOCIATI, il collettivo che unisce nove compositori, autori e interpreti di tutta la Penisola.
La collaborazione tra gli Autori Associati è nata da un’idea del compositore Filippo Minoia, che, partendo da una rete di contatti sviluppati all’interno di un gruppo Facebook, ha dato vita a un collettivo dinamico, flessibile e aperto all’ingresso di nuovi artisti. A unire tutti i membri è il desiderio di coltivare la passione, a volte trascurata, per la musica. Grazie ai mesi di pausa dalla frenetica routine quotidiana, nel corso del lockdown i compositori, gli autori e gli interpreti hanno trovato il modo di realizzare il loro progetto di collaborazione, lavorando sinergicamente alla produzione del loro primo singolo, “Ruggine&Borotalco”.
Il collettivo attualmente è composto da Elio Aldrighetti (autore e compositore), Marina Del Monte (autrice e docente di comunicazione), Alberto Flavio Fulgoni (autore, compositore e produttore), Filippo Minoia (cantautore, musicista, arrangiatore e produttore artistico), Cosimo Musciacchio (musicista e compositore), Paride Nicastro (cantautore e autore), Massimo Pellegrini (musicista e compositore), Shasa Rizzi (cantante, autrice e attrice) e Luca Viviani (autore).
Leggi l’intervista.
Qui con noi abbiamo il colletyivo di autori e compositori: Autori Associati, fondato da Filippo Minoia. Com’è nata quest’idea e con quale obiettivo in particolare?
L’idea di far confluire in un collettivo musicale la creatività di autori di diversa provenienza nasce dalla convinzione di poter superare barriere, sia regionali che stilistiche, in nome della buona musica. Partendo dalla già collaudata collaborazione tra alcuni Autori, grazie al sostegno dei “grandi mezzi” dei social network, è stato possibile gettare le basi di un gruppo musicale dinamico, flessibile, aperto a nuovi ingressi di artisti, in una alternanza di autori uniti nella finalità di scrivere canzoni da proporre all’esterno. Il tutto in un’ottica che ponga al centro l’Etica diffusamente intesa.
In un periodo complicato per il mondo, la pandemia, voi vi siete uniti e con la vostra musica avete dato vita ad un progetto che ora vede la luce: “Ruggine&Borotalco”, il vostro singolo. Di cosa tratta?
“Ruggine&Borotalco” rappresenta il biglietto da visita con cui ci presentiamo, primo di una serie di proposte autoprodotte da indipendenti. Il brano ironizza su tutto ciò che sono gli stereotipi odierni del genere pop: un serrato monologo pieno di pregiudizi e sberleffi rivolto alla Star di turno da parte del suo discografico (o di una fan scatenata?).
E perché parlate di voler “ridare al pop una nuova giovinezza”? Credete che, nonostante le novità di oggi, quest’ultime siano semplicemente una ripresa di cose passate?
La giovinezza che si vorrebbe nuovamente concedere al pop va ricercata ad esempio in un rinnovato modo di veicolare il messaggio attraverso i propri testi, vestendoli di una leggerezza che non sia superficialità, in un dialogo moderno e popolare al tempo stesso, scevro dall’obbligo di essere triviale, scabroso o irriverente, pur mantenendo la sua potenza nell’infrangere falsi miti. Un revival del pop che permetta la riappropriazione di qualità che storicamente ne hanno decretato il successo, quando la parola d’ordine era puntare sulla qualità, fosse pure a spese della riuscita commerciale. Muoversi in controtendenza con quanto sta avvenendo ormai da anni: il declino della musica popolare parallelamente al trionfo del Talent.
Il vostro motto è “Il gruppo rappresenta più della somma dei singoli”, raccontateci com’è nato.
La frase che abbiamo scelto come nostro motto non è farina del nostro sacco…L’abbiamo presa in prestito. Rappresenta infatti l’enunciato fondante l’approccio olistico alla realtà, teorizzato da Aristotele già nel terzo secolo a C., poi ripreso dagli studi della Psicologia della Gestalt nel secolo scorso. Il gruppo è una totalità dinamica dotata di una energia e di una potenzialità superiore alla sommatoria delle varie forze che lo compongono.
Siete molti e unire tanti pensieri, idee non è sicuramente facile… come avete trovato il vostro equilibrio? Alla fine la musica non è solo questione di tecnica ma anche di gusti (che spesso non combaciano con tutti).
Uno dei segreti principali perché si possa sviluppare lo spirito di gruppo è non fingere di essere sempre d’accordo! Siamo in parecchi, e saremo presto anche di più; è quindi oggettivamente realistica la difficoltà di uniformarsi e trovare un proprio equilibrio. Esperienze passate diverse, se da un lato arricchiscono di competenze il gruppo, possono condizionare con i propri riferimenti la crescita di un progetto innovativo, ma attraverso il dibattito, talora serrato, si riesce a superare l’ostacolo. Non è escluso che alla stessa meta si possa arrivare seguendo percorsi differenti, l’importante è ricordare sempre dove vogliamo arrivare, insieme.
Cosa vi aspettate da questo progetto? E cosa non vi aspettavate?
Il nostro obiettivo è ambizioso, lo abbiamo quindi pianificato in più tappe: la prima è stata rappresentata dall’uscita del brano “Ruggine&Borotalco” entro la prima metà di settembre e la sua capillare diffusione attraverso l’Ufficio Stampa musicale Parole & Dintorni, ancora in corso. Cosa non ci aspettavamo…La verità? La grande attenzione destata dalla nascita del nostro Collettivo musicale Autori Associati!
Prossimi progetti? Salutateci così!
A novembre verrà pubblicato il nostro secondo brano, rispettando il timing bimestrale prefissato. Nel frattempo stiamo lavorando su collaborazioni che, una volta concluse, troveranno il loro posto nel nostro campionario di brani.
Intervista a cura di Andrea Pasqualini
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