Fuori da giovedì 13 ottobre 2022 il nuovo singolo del progetto siciliano dei Basiliscus P, dal titolo “Urban Safari” (Tuma Records / The Orchard). Dopo la sbornia di “Magenta”, la band messinese torna con un’altra anticipazione del prossimo disco in uscita, “Spuma”, presentando un brano interamente strumentale, un pezzo dal ritmo febbrile che ci porta a navigare con una zattera in una palude di fuzz e percussioni. “Urban Safari” è una passeggiata immaginaria in centro dove devi stare attento a schivare le auto e gli scooter e i clacson come se fossi Tarzan con le liane. Un safari urbano che non porta con sé nulla di buono.
Chi sono i Basiliscus P e come avete scelto il nome per la vostra band?
Siamo tre ragazzi con la testa molto per aria che riescono a essere sintonizzati al 100 % solo quando suonano. Diciamo che per dirlo in modo fine siamo tre teste di cazzo con la passione per la musica! Il nome è nato da un ‘trip’ di Marco per le lucertole di Gesù Cristo, i basilischi appunto: tengo e teniamo a precisare che non c’entra nulla Harry Potter col nome.
Quali sono secondo voi i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?
Siamo molto legati per tanti motivi ai Verdena, ai Jennifer Gentle, I Hate My Village e tutto questo filone. Consigliamo caldamente l’ascolto anche dei gruppi che fanno parte dell’etichetta di cui facciamo parte, Tuma Records.
Cosa accomuna “Urban Safari” al vostro singolo “Magenta”? E cosa invece li differenzia?
I due singoli sono accomunati dal sound, mentre sono molto diversi nella struttura e nello sviluppo dei brani: uno è una sorta di pillola impazzita, l’altro è un brano molto lungo che lascia molto spazio all’immaginazione e, speriamo, al sogno.
Qual è il messaggio di “Urban Safari”?
Non c’è un messaggio particolare, ma ci piace pensarlo come una sorta di racconto di un giorno di ordinaria sopravvivenza nella giungla urbana! Ormai la città è delle auto, delle moto e dei mezzi di trasporto: per un pedone non è facile averla vinta.
Prossimi progetti del 2022?
Chiudere al meglio l’anno suonando e facendo sentire il disco a più gente possibile.
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