Jampa Capolongo, artista dalla penna raffinata, torna con il nuovo singolo “Non vale di meno”, disponibile su tutte le piattaforme digitali.
In occasione dell’uscita del suo nuovo singolo, “Non vale di meno”, abbiamo fatto qualche domanda a Jampa Capolongo, cantautore dalla penna raffinata che dopo una pausa di diversi anni (l’ultima pubblicazione, nel 2016, era stata il suo disco d’esordio “Pensieri in scala”) torna con un singolo da maneggiare con cura, balsamo per orecchie e cuore.
Leggi l’intervista.
Jampa, benvenuto su Tuttigiuparterre. Allora, se dovessi raccontarci in tre aggettivi chi sei, quali useresti?
Caparbio – Cerebrale – Creativo. ( sono tutti con la c ma è un caso…)
Da dove nasce il tuo rapporto con la musica? Come ti sei avvicinato, per la prima volta, al mondo delle note?
E’ stato tutto naturale. Io da piccolo imitavo i cantanti che vedevo a Sanremo, uno ad uno, e da li ho scoperto che il suono della voce e degli strumenti mi affascinava più dei giocattoli.
Tra l’altro, hai lavorato anche come compositore e autore per il cinema. Qual’è la “skill” che quel tipo di “attività” artistica ha lasciato alla tua vita di cantuautore?
Ha lasciato tantissimo. Scrivere per il cinema ti fa vedere la musica in un altro modo. La declina a servizio dell’immagine , la fa essere compagna quasi mai prevaricante. Quell’esperienza mi ha aiutato ad esplorare mondi elettronici, orchestrali e aiutato molto a livello creativo. Ho anche imparato moltol’utilizzo dei software ( Logic e Pro tools).
“Pensieri in scala” è il tuo primo disco, e da allora le cose sembrano essere cambiate anche se le basi della tua poetica paiono le stesse. E’ così?
Direi che si sono sviluppate. Ogni disco è come un capitolo di un romanzo. Mentre lo leggi sai che succede qualcosa di nuovo, ma sempre all’interno dello stesso spazio emotivo. Secondo me in questo nuovo disco abbiamo continuato un percorso di ricerca dell’identità del progetto , cercando vestiti sonori che sono il risultato dello studio di questi anni passati a scrivere.
Poi, oggi, torni con “Non vale di meno”, una canzone che pare essere un monito a tutti i noi, il suggerimento di non perdere di vista quelle piccole cose che poi tanto piccole non sono. Ci racconti come nasce il brano?
E’ un consiglio a me stesso, innanzitutto. Non un monito . Il consiglio che mi suggerisco è quello di non farmi afferrare per i capelli dal ritmo e dalle cose verso cui spesso la società ci spinge , perchè possiamo correre il rischio di abituarci solo alle cose estetiche, perdendo il contatto con noi stessi e con quello che siamo veramente. E sarebbe un peccato perchè ci perderemmo molto.
Senti, hai in previsione qualche data in giro?
Sì, faremo anche dei set dal vivo. Stiamo organizzando la cosa con Formicadischi, la mia etichetta. Ma vogliamo scegliere la scatola giusta che possa contenere bene le corde di questo progetto.
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