É in uscita venerdì 16 dicembre 2022 per Visory Records “Orocolante“, il nuovo singolo de Limbrunire. Un nuovo capitolo che si aggiunge al progetto solista di Francesco Petacco, in arte Limbrunire, cantautore ligure già noto alla scena indipendente che torna con un brano: un primo assaggio di un nuovo disco in uscita e finalista al Circonomia Green Music Contest e vincitore del Premio Speciale Radio Alba. “Orocolante” è dunque un brano dolce amaro di chi continua a cantare su una nave che tuttavia sta affondando, cullati da un tappeto elettronico dove è possibile nascondere tutta la polvere di un mondo che stiamo calpestando: una consapevolezza oscura mascherata da un singolo sfacciatamente pop.
Abbiamo lasciato l’anno ascoltando il suo pezzo, e non potevamo resistere dal fargli qualche domanda.
1. Synth e testi impegnati. Ritroviamo delle influenze di Battiato nella tua musica? E chi altri potrebbe far parte delle tue influenze musicali?
Credo che ci siano inevitabilmente influenze “Battatiane” nei miei brani, è un artista che amo e un uomo al quale devo molto per la capacità d’essere terreno e mistico allo stesso tempo. E’ una continua fonte d’ispirazione e quindi credo che tutto torni prima o poi nella sincronicità degli eventi. Un altro artista che potrebbe far parte delle mie influenze musicali credo sia Apparat, ma anche il Lucio Battisti del periodo Panelliano.
2. Chi altri fa parte della squadra de Limbrunire, a parte te? E quali sono gli aspetti dell’avere un progetto musicale di cui proprio non ti piace occuparti?
Fa parte della mia squadra Chiara che si occupa del management, Morgana che con Conza riesce sempre a fare un ottimo lavoro per quanto riguarda la parte promozionale, David Campanini e Mirko Mangano per quanto riguarda la parte audio (mix e mastering), Emiliano Bagnato che invece cura la parte live (chitarre, synth e programmazione), Francesco Mazzali (un sassofonista molto talentuoso che alle volte mi accompagna nei live), Beatrice Angelini “Via Lactea” che cura la parte fotografica, Paola Bazzali che cura la parte grafica , Antonio Altini che si occupa dei concerti, Stefano di Visory Records che si occupa della sfera editoriale.
In linea di massima mi piace avere un controllo generalizzato sul progetto, è logico che trovi maggiore appagamento nella fase compositiva, durante la creazione del brano. Forse un aspetto che apprezzo meno pur ritenendolo comunque importante sono i social che spesso vengono strumentalizzati; è labile il confine tra l’utilizzo a scopo informativo o “influenzativo”.
3. E quanto è importante l’utilizzo dei social oggi? Quali usi?
Sono un’arma a doppio taglio perché spesso partono per essere un mezzo, potente soprattutto a livello promozionale, ma a lungo andare diventano il fine vero e proprio. Quanti dimenticano il proprio scopo e diventano altro sulle piattaforme social soprattutto tra gli artisti?
Quindi il mio rapporto con loro è d’attenzione, sto in guardia soprattutto dopo aver visto la serie The Social Dilemma, che mi ha alquanto destabilizzato.
Utilizzo con parsimonia Ig e Facebook, mi sono approcciato da poco a TikTok ma non riesco ancora a comprenderlo in toto.
4. I brani di cui non riesci proprio a fare a meno in questo periodo? Dedichi mai dei momenti nella tua giornata all’ascolto della musica?
In questo periodo sto ascoltando soprattutto voci femminili, FKA twins, Billie Eilish, Rosalìa, Beyonce, Ginevra (Diamanti è un album splendido), Charlotte Adigéry. Ma anche Stromae, Talking Heads, Brian Eno e The Smile. Dedico quasi sempre momenti della giornata all’ascolto di musica, soprattutto di nuova musica, almeno una/due ore al giorno.
5. E tornando indietro. Che cos’è la tua ora d’aria di cui parlavi in tuo singolo?
E’ il momento della giornata nel quale scrivo una canzone, la pagina di un nuovo romanzo, oppure quando esco a fare un giretto in bicicletta in collina o due passi a piedi. E’ il momento nel quale allungo un pò di finocchio avanzato alle mie cinque amiche nutrie che vivono nei pressi di un canale vicino a casa.
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