Disponibile su tutte le piattaforme digitali “Fantasmi di carta”, il nuovo album di Giuseppe D’Alonzo.
Un disco con un sound blues rock accompagnato da testi cantautorali e profondi, “Fantasmi di carta” è un viaggio alla ricerca di ciò che davvero conta. L’amore, l’arte, la natura e tutto quello che ci riporta in contatto con chi siamo nel profondo. Giuseppe D’Alonzo ha dedicato questi brani all’arte e in particolare agli artisti, trasformandoli in figure in grado di salvarci dalla mediocrità. In fondo è proprio nell’arte, che sia dipinta o musicale, che l’uomo ha sempre trovato se stesso e una via di fuga.
Il disco è composto da sedici brani legati da un fil rouge melodico, ma ogni pezzo riesce a mantenere la propria essenza differenziandosi dagli altri. Abbiamo dei brani più cantautorali come “Parlare di me, parlare di te”, “Cenere” e “Perduto nel tempo”. Interessante è la title track uno dei pezzi più ritmati con un rock intenso e intrigante. A questi si alternano brani più pop come “A piedi nudi” e “La crudeltà”. Tra i pezzi più frizzanti troviamo “Gravità” e “Ecce Homo”.
“Fantasmi di carta” ci presenta Giuseppe D’Alonzo in tutte le sue sfaccettature, da quelle più rock a quelle più indie pop. Un disco piacevole, ma soprattutto in grado di smuovere qualcosa nell’ascoltatore.
Leggi la recensione.
“Fantasmi di carta” è l’ultimo lavoro di Giuseppe D’Alonzo. Un disco di sedici canzoni cantautorali arricchite da virtuosismi ripresi dal jazz e dal blues. Melodie principalmente malinconiche sanno farsi amare.
Racconti intimi di amore per l’arte e per la vita. Un viaggio attraverso la filosofia e il cuore dell’artista. Un dolce sottofondo per una giornata piovosa e un disco da ballare a piedi nudi nella camera, avvolti solo da noi e dalle cose più care. Non a caso un brano si chiama proprio “A piedi nudi” e ci ricorda un po’ lo stile di Alex Britti nei primi dischi quando voleva mescolare un soft pop al jazz.
Giuseppe D’Alonzo è un artista con la A maiuscola. Nel suo nuovo disco ha scelto uno stile delicato e leggero, ma da cui riusciamo a percepire il suo talento sia nella scrittura semplice ma evocativa e nella melodia.
Non mancano nel disco anche brani più “aggressivi”, più vicini al rock country come “Ecce Homo” e “Gravità” che gioca invece con suoni allegri e frizzanti ricordandoci un po’ i Negrita in “Magnolia”.
Biografia.
Giuseppe D’Alonzo è un cantautore chitarrista di Pescara. La musica è da sempre la sua grande passione, in particolare il rock blues. Muove i suoi primi passi nel settore fondando la band Crabby’s con cui pubblica i singoli “L’uomo di ieri”, “I Was Born Yesterday” e “Free”. Esordisce nel 2016 con il suo primo EP “Bad Past”. Seguito dai dischi “Realize” e “Mistake”. Nel 2019 pubblica il suo primo album in italiano “Tornerà”, seguito da “Strane forme di complicità”. Giuseppe ha la capacità di mescolare un sound blues a uno stile cantautorale arrivando a un pubblico molto ampio e riuscendo ad emozionare l’ascoltatore. Il cantautore vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali tra cui quelle con Melanie Crew, Patrizia Torrieri e Eleonora Toscani. Nel 2022 pubblica il suo nuovo album “Fantasmi di carta”, disco accompagnato anche dal videoclip della title track.
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