Esce giovedì 16 marzo 2023 il nuovo singolo dei Monna Lisa Blackout dal titolo “Instabile”. Con un sound rock e deciso la band toscana ci regala il primo capitolo di un EP che vedrà la luce nel corso dei prossimi mesi, il pezzo più intimo dell’intero disco, il cui testo nasce dall’esperienza personale di uno dei membri.
Perché chiamarsi “Monna Lisa Blackout”?
La prima parte del nome, “Monna Lisa”, è ispirato al romanzo “Monna Lisa Cyberpunk” di William Gibson. L’atmosfera scura dei suoi libri ha molto in comune coi temi dei nostri pezzi, Leo lo stava leggendo durante una trasferta per suonare fuori.
“Blackout” invece è nato durante la registrazione del nostro primo EP, una tempesta ci ha lasciati senza elettricità e senza acqua corrente facendoci perdere un giorno di studio, che in quel momento era un problema serio. Abbiamo deciso di prendere il lato divertente della cosa e usare “blackout” nel nostro nome, quasi come una sfida.
Quali sono secondo voi i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?
Spesso sentiamo le persone lamentarsi che il rock in Italia non esiste etc etc. Semplicemente, non è vero. Esistono centinaia di situazioni non mainstream in Italia a cui vale la pena avvicinarsi. Dai grandi nomi, Caparezza, Verdena, Prozac+, alle piccole realtà underground che forse sono quelle che preferiamo.
Siamo tutti fan dei Ministri e dei Teatro degli Orrori, e spesso ci potete trovare a concerti di gruppi molto meno conosciuti come Cara Calma, Vintage Violence, Zen Circus, Elephant Brain, Sick Tamburo… troppi anche solo per fare un elenco parziale.
Ci sono degli elementi ricorrenti nei vostri brani? Quali sono?
C’è un filo conduttore nei testi dell’EP, e anche in generale nel suono dei pezzi: l’attrito con la realtà, la sensazione opprimente di sapere che le cose non vanno bene, che non riuscirai ad adattarti, perché in fondo non vuoi farlo.
L’ansia descritta in “Panico” e la mancanza di punti di riferimento raccontata dentro “Instabile” sono due facce della stessa moneta. “Voodoo” parla dell’eterna ricerca della verità e del proprio posto nell’universo, e la rabbia di “La Nave Affonda” è tutta rivolta a quelli che fanno affondare la nave su cui tutti noi ci troviamo, che è questo mondo.
“Instabile” è il primo capitolo di un EP che ascolteremo molto presto. Perché avete scelto proprio questa traccia per anticiparlo?
Perché è il nostro manifesto, racchiude tutto il percorso musicale che abbiamo fatto negli ultimi anni ed è perfetto come biglietto da visita. Perché il ritornello è essenziale e diretto. E perché ha l’attacco più potente di tutto il disco, è come uno pugno in faccia, era semplicemente giusto usarlo come primo messaggio all’esterno da parte dei Monna Lisa Blackout.
Prossimi progetti per il 2023?
Appena terminato il periodo di pubblicazione di questi brani col secondo singolo, intorno a maggio, inizieremo a portarli in giro per l’Italia con un piccolo tour che entrerà nel vivo a ottobre. Suonare il più possibile, dappertutto, in ogni situazione, farci conoscere e conoscere altre band con cui poter condividere la nostra idea di musica. Nel frattempo stiamo già scrivendo il prossimo EP, c’è tanto materiale su cui lavorare e a breve cominceremo a proporre i nuovi pezzi anche live.
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