Esce venerdì 9 giugno 2023 “Post Moderno”, l’ultimo brano del progetto musicale International Washing Machines. Un tuffo nella malinconia e nella rabbia dettate dallo stile di vita contemporaneo imposto da leggi non scritte, da interazioni non sempre volute e da connessioni ultra (troppo) veloci. Il brano è un incrocio di punk, alternative, musica elettronica e psichedelica, sintetizzatori, chitarre e batterie. Discostandosi dai suoni presenti alla superficie del mercato, “Post Moderno” è il frutto di una ricerca continua che oscilla tra brani più trascendentali e brani più crudi come questo. È anche il segno che detta una “rinascita” del progetto: rinascita che vede le sue fondamenta in una consapevolezza maggiore, in una linea stilistica e di lavoro più nitida e definita. “Post Moderno” è l’inizio di un nuovo ciclo.
Chi è International Washing Machines nella musica e chi è invece Matteo Scansani nella vita di tutti i giorni?
International Washing Machines in realtà è molto fedele a quello che sono anche nella vita di tutti i giorni. Fondamentalmente IWM è un’espressione di quello che sono senza filtri e con una leggera amplificazione, per questo motivo ogni brano è molto personale.
Quali sono secondo te i progetti più interessanti dell’attuale scena musicale italiana?
I progetti più interessanti nel panorama italiano secondo me sono: i Gomma, Iosonouncane, i Baustelle, Vasco Brondi, Riccardo Sinigallia, i Verdena, i Leda e tanti altri appartenenti alla scena alternative che magari adesso mi sfuggono.
Ci sono degli elementi ricorrenti nei tuoi brani? Qual è il tuo “marchio di fabbrica”?
L’elemento ricorrente nei miei brani è sicuramente la componentistica elettronica mischiata a chitarre e strumenti acustici: la ricerca che svolgo è trovare il giusto mix tra questi elementi spesso usati separatamente. Il “marchio di fabbrica” più visibile è probabilmente il testo comunque, anche a detta degli ascoltatori.
C’è un messaggio che vorresti trasmettere con Post Moderno?
Più che messaggio vorrei far sentire meno solo chi viene definito come eterno secondo, chi si sente di fallire continuamente, chi si sente fuori posto. Il mondo in cui viviamo è completamente fuori posto, siamo inondati di costante superficialità, inesistenti in quanto considerati come numeri: non fare parte di questo meccanismo non è essere fuori posto, è vivere bene e assimilare tutte le sensazioni che ci circondano.
Prossimi progetti per il 2023?
Per adesso il piano è quello di lavorare su altri brani che sono in cantiere e tastare il terreno per festival e live per il periodo invernale e per il 2024. Usciranno altri singoli quest’anno, quindi “state in allerta”.
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