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I The Francis ci raccontano il loro progetto musicale

Fuori da venerdì 9 giugno “Pianeta Blu”, il nuovo singolo dei The Francis, che per l’occasione ne hanno curato la produzione insieme a Bazar Studio. Nato alla facoltà di ingegneria di Milano, il progetto The Francis è composto da cinque ragazzi che, lasciandosi ispirare dalla fantascienza di Ursula K. Le Guin, con questo pezzo invitano l’ascoltatore a una profonda riflessione sul tema del viaggio e sull’eterna ricerca, da parte dell’Uomo, di una forma utopica di libertà.

Chi sono i The Francis nella musica e chi sono invece nella vita di tutti i giorni?

The Francis sono sognatori. La dimensione lavorativa è lo strumento per permetterci di portare avanti la musica.

Forse non siamo ancora pronti per accettare la disillusione dei trent’anni, età che ormai abbiamo tutti raggiunto. C’è ancora spazio per immergerci in Pianeti Blu.

Quali sono i progetti italiani che seguite con più interesse?

Citiamo quelli da cui prendiamo più ispirazione, anche se noi 5 veniamo da mondi musicali molto diversi e ci sono tante contaminazioni.

Eccovi alcuni nomi: Pino Daniele, Franco Battiato, Verdena, Pinguini Tattici Nucleari, Willy Peyote.

Sappiamo che amate sperimentare con le lingue, infatti avete alle spalle pubblicazioni in spagnolo, francese e dialetto pugliese. Cosa vi ha spinto a farlo?

Questa è un’idea suggerita da Robi, il cantante, che ha riflettuto su come esiste una relazione tra alcune sonorità e la musicalità delle lingue. L’esperimento voleva proprio dimostrare questo tentativo.

C’è un messaggio che vorreste trasmettere con Pianeta Blu?

La ricerca di un’utopia sposta il focus sul viaggio. Guardare prima al di fuori di sé e poi immergersi in un percorso interiore sono solo tentativi che il protagonista del brano fa per cercare il senso di essere libero.

Il punto che vuole emergere è che la risposta alle domande che ognuno di si pone, avviene con strumenti che, ad un certo punto, diventa necessario metterli in discussione per poter scoprire qualcosa di nuovo.

Per capire fino a che punto sto provando ad uscire dai paradigmi in cui sono immobilizzato, bisogna guardare come mi pongo di fronte ad un problema: se non so come muovermi, non vedo appigli a cui aggrapparmi e sento di non avere strumenti per approcciarlo, allora sono sulla strada giusta.

Prossimi progetti per il 2023?

Stiamo lavorando a nuovi singoli che usciranno da fine settembre in poi e vi terranno compagnia fino alle fine del 2023.

Ci sono alcuni concorsi a cui siamo iscritti e stiamo partecipando, al momento però non possiamo dirvi altro a riguardo.

Come ultima cosa, ma non per importanza, il progetto maggiore è suonare!

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