É uscito venerdì 1 dicembre 2023 il nuovo album dei Varanasi dal titolo “Cattedrali per principianti“, in distribuzione digitale Believe Music Italy. Un nuovo capitolo, già anticipato dalla pubblicazione della title-track e dal singolo “Lucy“, per la band che nasce dalle ceneri dei Japan Suicide e che prosegue il suo percorso verso un nuovo album in uscita quest’autunno in collaborazione con l’etichetta I Dischi Del Minollo, qui convivono influenze che derivano dal cantautorato rock italiano degli anni Novanta e vibes di oscurità post-punk.
Non vogliono essere catalogati, fanno musica senza pensare agli algoritmi, e noi li abbiamo intervistati.
Fare rock in un momento in cui il rock non sembra andare di moda. Avete mai pensato di ammorbidirvi per rientrare più facilmente nel range delle playlist Spotify?
Questa cosa specifica delle playlist no, in generale abbiamo sempre fatto anche dei pezzi più pop. Non abbiamo mai fatto un rock pesante, quanto semmai cupo, e questo aspetto lo abbiamo esplorato abbondantemente, sempre comunque mettendo nei dischi alcuni pezzi più orecchiabili, perché ci piacciono anche quelli. In futuro continueremo ad avere una certa varietà nei nostri pezzi, pensando magari che alcuni possano essere più adatti come singoli al di fuori degli album, anche per un fatto di suono.
Quando scrivete dei pezzi nuovi, decidete a priori la direzione da prendere, o vi muovete naturalmente e il risultato finale, quello che arriva a noi, è spontaneo?
Nei singoli pezzi di solito non c’è una direzione a priori già definita, quanto uno sviluppo che in parte consegue dai primi abbozzi e in parte da una certa atmosfera o idea che si può avere in mente (che può anche cambiare nel tempo), da un certo suono o pattern; mentre nel comporre un album già si comincia di più a ragionare nell’insieme sui pezzi da selezionare, sebbene non in maniera rigida, in una maniera che poi può portare a modificare i pezzi stessi. C’è una parte di spontaneità nel senso che ciò che esce è ciò che vogliamo che esca per nostra scelta, ma la forma di ciò che esce è frutto di prove, cambiamenti, riflessioni, dubbi e così via.
Come vi siete ritrovati a fare musica insieme?
Alcuni di noi si sono conosciuti alle superiori, poi tramite amicizie comuni e gli ultimi elementi si sono aggiunti tramite conoscenze tra musicisti della nostra zona.
“Lucy” è stato il primo singolo di questo album. Chi è questa Lucy?
Lucy è un personaggio immaginario, una figura sventurata attraversata da ossessioni e fantasie che però nonostante tutto prova a cambiare e a salvarsi.
“Cattedrali per principianti” verrà presentato ache dal vivo?
Il disco lo abbiamo presentato ufficialmente nella nostra città, ci stiamo organizzando per i prossimi concerti in Italia.
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