La “residency” sta cominciando a diventare una dimensione live nuova e super interessante sia per gli artisti stessi che per i fan. Si tratta di una serie di concerti sempre diversi ma sempre nello stesso luogo. In questo caso il protagonista è Mecna e la location da lui scelta per questa nuova espressione dal vivo è il Base di Milano.
Prodotte da Vivo Concerti, le serate sono state tutte ricche di musica e di parole e hanno visto la presenza di numerosi ospiti. Noi di TuttiGiùParterre abbiamo partecipato all’appuntamento del 7 marzo che ha visto la presenza di Francesca Michielin. Con lei, il rapper ha cantato la loro “Vestito bianco”, ma anche un brano che lui stesso non aveva mai fatto dal vivo, ossia “Brutto sogno”. L’ospitata si è poi conclusa con una versione speciale di “Io non abito al mare” della cantautrice veneta, che era stata fatta in precedenza solo nella data a Bari di un tour di Mecna di qualche anno fa. Sul palco, Michielin si complimenta con l’artista anche per le sue doti di grafico, “prenotandoselo” per la copertina del suo prossimo disco.
Tutti gli show di Mecna 360 – Love, Music & Art Exhibition, oltre che ospiti diversi ogni sera, prendono il nome da una canzone differente dell’artista. Il secondo spettacolo infatti si chiama Akureyri, brano originariamente interpretato insieme a Sick Luke.
Questo, insieme alle altre sue produzioni raffinate, elettroniche ma allo stesso tempo dalle atmosfere soffuse che hanno reso il suo stile inedito e inconfondibile, ha reso anche la serata inedita e inconfondibile, diversa da quella prima e dalle successive, ma sicuramente allo stesso modo coinvolgente. In scaletta non sono mancate “Pace”, “Si baciano tutti” ma anche la più recente “Lo dovevi fare con me” e tantissime altre.
Di certo, comunque, la musica è stata la protagonista della serata, ma non si è trattato solo di un concerto. Il nome di questa residency anticipa infatti quello che possiamo trovare alle serate, insieme alle sette note. Oltre ad aver presentato la sua musica su un palco allestito con gli oggetti più identificativi della sua carriera, c’è stato molto altro. Si è trattato infatti di una vera e propria esibizione, di un’immersione a 360 gradi nella storia di Mecna. Alle pareti della location – a pochi passi dal palcoscenico – troviamo dunque foto inedite, grafiche, oggetti e tanto altro ancora, oltre alla possibilità di acquistare del merchandising personalizzato. Per scoprire meglio di cosa si tratta non vi resta che partecipare! Noi, intanto, ve lo consigliamo al 100%!
A cura di Erica Giudici
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