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Edoardo Bennato live all’Arena Flegrea [Reportage]

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Non “Sono Solo canzonette”, Edoardo Bennato live venerdì 20 settembre all’Arena Flegrea: tra emozione, storia e satira.

Napoli. Arena Flegrea, venerdì 20 settembre. In un’atmosfera di attesa e trepidazione, circa 5000 spettatori gremiscono l’Arena per assistere a un evento che sa di ritorno alle origini. Nell’ambito della settima edizione del Noisy Naples Fest, Edoardo Bennato sale sul palco della sua Napoli, e lo fa come sempre, da irriverente menestrello, con la sua carica provocatoria e la sua musica senza tempo.

L’apertura del concerto, affidata a Abbi dubbi, è un’entrata in scena energica che scuote subito il pubblico, in gran parte composto da fan storici, ma capace di attirare anche nuove generazioni. La Fata segue immediatamente, in un continuo di sonorità folk-rock che riportano il pubblico indietro negli anni, ma che sanno ancora raccontare la contemporaneità con il loro linguaggio satirico.

La serata si colora di emozione e ricordi con il commovente tributo al fratello minore, Giorgio Bennato, scomparso di recente. L’ingresso sul palco di Eugenio Bennato, che intona da solo “Che il Mediterraneo sia”, carica l’arena di una tensione emotiva quasi palpabile. Le note dolci e malinconiche risuonano come un omaggio ai legami familiari e all’eredità artistica dei Bennato. Il duetto successivo tra Edoardo ed Eugenio su “Venderò”, dedicato a Giorgio, aggiunge una profondità struggente al concerto, uno dei momenti più toccanti della serata, accolto dal pubblico con un lungo applauso.

L’Arena Flegrea, piena e vibrante, accompagna Bennato con una partecipazione intensa, cantando insieme a lui le canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. Tra i brani iconici come “L’isola che non c’è” e “Il gatto e la volpe”, inaspettata e particolarmente emozionante è stata l’esecuzione di “Una settimana, un giorno”, un pezzo raramente eseguito dal vivo negli ultimi anni. Il pubblico rimane letteralmente rapito dalle note di questa ballata nostalgica, un momento magico in cui ogni persona presente sembra risuonare all’unisono con il sentimento del brano.

L’ironia e la satira, che da sempre caratterizzano Bennato, emergono forti in brani come “Mangiafuoco” e “Sono solo canzonette”, che continuano a denunciare, con la loro semplicità solo apparente, il lato oscuro della società e delle istituzioni. Bennato, icona immortale della musica napoletana e italiana, dimostra ancora una volta di saper usare la musica come veicolo di critica, ma anche di speranza, confermandosi un artista che non ha mai perso la sua capacità di comunicare con il pubblico in modo diretto e sincero.

Il Noisy Naples Fest ha regalato al pubblico una serata memorabile, confermando Bennato come uno degli artisti più grandi e longevi del panorama musicale italiano. Tra emozione, satira e ricordi, il concerto è stato un vero trionfo per Napoli e per la musica italiana. Una festa che ricorderemo tutti per tanto tempo.

A cura di Stefano STRE Crispino

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