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Alfa, l’ultimo romantico per la prima volta al Palapartenope

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Con un mix di canzoni fresche, una forte carica emotiva e il supporto di una band composta da sei musicisti, Alfa ha regalato ai fan una serata che ha reso omaggio alla sua crescita artistica e alla sua capacità di connettersi genuinamente con il pubblico.

Mercoledì 20 novembre, il Palapartenope di Napoli ha ospitato il tanto atteso concerto di Alfa, uno degli artisti più promettenti della scena musicale italiana, che ha intrapreso il suo primo tour nei palazzetti a supporto del nuovo album Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato.

Un inizio scoppiettante

Il concerto si è aperto con un’atmosfera carica di energia, con il pubblico che già dal primo brano ha mostrato di essere completamente in sintonia con l’artista. Le luci soffuse e il palco minimalista hanno fatto da cornice a una performance che ha visto Alfa subito in grande forma, accompagnato da una band di musicisti talentuosi e affiatati. La formazione di sei elementi – tra cui Stefano Gentilini alle tastiere, Claudio Bruno e Ettore Giannì alle chitarre, Raffaele Trapasso al basso, Marco Lanciotti alla batteria e Ramon Caraballo alle percussioni e tromba – ha conferito una grande ricchezza sonora alla performance, rara da trovare nei concerti mainstream di oggi.

Interazione con il pubblico e momenti di leggerezza

Uno degli aspetti più apprezzati della serata è stata l’interazione genuina di Alfa con il pubblico. Nonostante il suo successo crescente, Andrea De Filippi (questo il vero nome dell’artista) ha mantenuto un approccio intimo e personale, coinvolgendo i fan in vari momenti durante lo show. Uno dei più divertenti è stato quando ha invitato una ragazza “rigorosamente single” sul palco durante l’esecuzione di Bellissimissima, creando una parentesi di divertente leggerezza che ha fatto sorridere tutti. Non sono mancati anche momenti di spontaneità, come quando Alfa ha scherzato con un ragazzo che si trovava in platea “solo perché aveva accompagnato la fidanzata”. Questi piccoli ma significativi scambi hanno contribuito a creare un’atmosfera di empatia e complicità tra l’artista e il pubblico, che lo ha accolto calorosamente.

I successi di Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato

Naturalmente, il cuore del concerto è stato dedicato al nuovo album Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato. Brani come Vai!, il pezzo sanremese che ha fatto impazzire le classifiche e il pubblico, hanno scatenato l’entusiasmo dei fan, che hanno cantato a squarciagola insieme all’artista. Ma è stata anche l’occasione per scoprire il nuovo singolo Il filo rosso, un brano che conferma la maturazione artistica di Alfa, capace di mescolare il pop con sfumature più intime e riflessive. Ogni traccia è stata un viaggio emozionale che ha visto il pubblico variegato – composto principalmente da giovani e giovanissimi, ma anche da genitori che accompagnavano i figli – immergersi nell’universo musicale di Alfa.

Ospiti a sorpresa: LDA e Zero Assoluto

La serata ha visto anche la partecipazione di alcuni ospiti che hanno dato un tocco speciale alla performance. LDA, il figlio del leggendario cantante napoletano Gigi D’Alessio, è salito sul palco per una performance che ha innescato l’entusiasmo del pubblico locale. Ma è stato l’apparizione degli Zero Assoluto a regalare il momento più nostalgico della serata, con il loro indimenticabile successo Per dimenticare. In un’epoca in cui i duetti e le collaborazioni sono ormai una prassi, il ritorno degli Zero Assoluto con Alfa ha rappresentato un omaggio alla musica pop italiana degli anni 2000, creando un’atmosfera di festa e complicità tra generazioni diverse.

Una performance che cresce

Nel corso della serata, Alfa ha mostrato una grande maturità sia sul piano vocale che scenico. La sua voce, a tratti delicata e sognante, ha saputo esplodere in passaggi più energici e grintosi, con una band che ha esaltato ogni sfumatura del suo repertorio. La combinazione tra la forza dei suoi brani più ritmati e la dolcezza di quelli più intimi ha creato un equilibrio perfetto, che ha fatto vivere un’esperienza musicale completa e coinvolgente.

Conclusione

Al termine del concerto, Alfa ha salutato il pubblico con un sorriso soddisfatto, consapevole del grande affetto che gli è stato dimostrato. Il Palapartenope ha fatto da teatro a una serata che ha confermato il talento di un artista in continua evoluzione, capace di mescolare pop, emozioni e introspezione, senza mai perdere il contatto con il suo pubblico. Se questo è solo l’inizio del suo viaggio nei palazzetti, siamo certi che Alfa continuerà a conquistare nuove vette con il suo talento e la sua spontaneità. Un concerto che, senza dubbio, rimarrà nel cuore dei fan, e che ha dimostrato come la musica possa ancora essere un potente strumento di connessione e condivisione.

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