“Daltonico” di Scuro non è solo una canzone che ascolti, è una canzone che senti

Ascoltare Daltonico, il nuovo singolo di Scuro, è come intraprendere un viaggio in una dimensione sospesa, dove il tempo rallenta e ogni suono sembra nascere per accarezzarti l’anima. Fin dalle prime note, mi sono ritrovato avvolto da una malinconia dolce, quella che non ti pesa addosso, ma che, al contrario, ti culla, come un ricordo lontano ma ancora vivido.

Le chitarre arpeggiate, leggere e quasi ipnotiche, mi hanno catturato subito, mentre il mellotron aggiunge un tocco nostalgico che sembra venire da un altro tempo. È quando entra l’elettronica, però, che il brano prende davvero vita: minimale e avvolgente, si fonde perfettamente con gli elementi acustici, dando all’insieme un’identità unica. Non c’è nulla di forzato o artificiale, ma tutto suona così naturale, come se questi mondi musicali opposti fossero sempre stati destinati a incontrarsi.

Il testo mi ha colpito per la sua sincerità. Racconta una storia d’amore che non è né idealizzata né drammatizzata, ma vissuta nella sua complessità, tra passione, dubbi e quella voglia di ricominciare che tutti conosciamo. La metafora del daltonismo, usata da Scuro per descrivere la difficoltà di definire i colori dei rapporti umani, mi ha fatto riflettere. È così vero: a volte ci sembra di capire tutto, ma basta un cambio di luce – o di prospettiva – per farci vedere le cose in modo diverso.

La cosa che ho amato di più è la sensazione di equilibrio instabile che Scuro riesce a creare. Daltonico è semplice, quasi intimo, ma non banale. C’è una ricerca dietro, sia a livello musicale che emotivo, e si sente in ogni nota. Non è una canzone che ti colpisce con un’esplosione di energia, ma piuttosto una che si insinua piano piano, lasciandoti qualcosa addosso anche dopo che è finita.

Personalmente, credo che Scuro abbia trovato una formula rara: quella di un’artista che osa, senza mai perdere il contatto con la propria autenticità. Se questo è solo un assaggio del nuovo album, non vedo l’ora di scoprire cosa ci riserverà il resto del suo lavoro. Daltonico non è solo una canzone che ascolti, è una canzone che senti. E per me, questo vale tantissimo.

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