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Pop X al Duel Club di Napoli: un delirio collettivo di pura libertà

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Il Duel Club di Napoli è gremito per Pop X. La folla, di ogni età – dai giovanissimi agli adulti cresciuti con l’ironia dissacrante di Davide Panizza – riempie ogni angolo del locale, pronta a vivere un’esperienza che va oltre il semplice concerto. È una serata che non conosce regole né freni, un’esplosione di musica, caos e libertà.

Un inizio straniante

Il concerto si apre con un’atmosfera inaspettata: il buio avvolge la sala e Panizza, accompagnato dalla sua band, propone alcuni brani in versione acustica e rallentata. È una gag musicale, geniale e imprevedibile, che spiazza il pubblico, ma allo stesso tempo lo intriga. Bastano pochi minuti e tutto cambia: il ritmo si alza, il volume esplode, e il Duel Club diventa un vortice di pogo e follia collettiva che dura quasi due ore e un quarto.

Pop X: futurismo e nostalgia

Il progetto Pop X è un mix unico di elementi futuristi e nostalgici. Le melodie e i testi sembrano usciti da un universo parallelo, dove il passato e il futuro convivono in un equilibrio surreale. Panizza mescola produzioni elettroniche innovative e sonorità “8 bit” che richiamano un immaginario retrò, creando un’esperienza sonora che è allo stesso tempo moderna e profondamente legata a un’epoca passata. Questa dualità si riflette non solo nella musica, ma anche nell’atteggiamento del pubblico, che si muove tra l’estasi del nuovo e la comfort zone del già conosciuto.

La scaletta: un mix di vecchi classici e nuovi tormentoni

Fa da padrone la scaletta l’ultimo disco “Balla coi lupi nella stalla”, un lavoro che conferma Pop X come uno dei progetti più originali e stimolanti della scena musicale italiana. Tra i nuovi brani, spicca “Ape Maia”, un pezzo demenziale e travolgente che il pubblico canta a squarciagola, trasformandolo in un tormentone definitivo.

Non mancano, però, i classici che hanno reso Pop X un culto come Io centro con i missili, “Cattolica”, “Litfiga” e “Motoretta. Ogni brano è accompagnato dai testi proiettati sui ledwall, creando un’atmosfera da karaoke surreale, una serata con amici dove tutto è possibile.

Libertà totale: unesperienza oltre la musica

L’intero concerto è un inno alla libertà. Il palco viene invaso ripetutamente dal pubblico, ma Panizza non si scompone: tutto fa parte del gioco. Il rapporto tra artista e spettatori si scioglie completamente, trasformando il Duel Club in un grande abbraccio collettivo. Ogni freno inibitore è lasciato al vento, ogni convenzione dimenticata.

Una chiusura perfetta

Il gran finale arriva con “Secchio”, brano che chiude la serata nel modo più esplosivo possibile. La sala si riempie di salti, cori e un ultimo, intenso momento di pura energia. È l’apice di un concerto che non si limita a essere ascoltato, ma va vissuto con tutto il corpo e la mente.

Un artista trasversale e senza tempo

Il pubblico di Pop X è variegato e trasversale: giovanissimi e meno giovani si ritrovano uniti dalla musica di Panizza, segno di un artista che ha saputo fare del passaparola generazionale la sua forza. La capacità di mescolare ironia, nonsense e sperimentazione rende il progetto Pop X unico nel panorama musicale italiano. La sua arte, che oscilla tra il futurismo più audace e un’ironia dal sapore retrò, crea un linguaggio in grado di parlare a (quasi) tutti.

Non vediamo già lora di rivedere Panizza e co. di nuovo da queste parti. Pop X è molto più di un concerto: è un’esperienza che travolge, sorprende e, soprattutto, libera.

A cura di Stefano STRE Crispino

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