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Un cantautore che racconta l’anima: Pagano e il suo viaggio tra musica e sincerità

Oggi Tutti giù parterre ha il piacere di ospitare Pagano, uno degli artisti più intensi e sinceri del panorama musicale contemporaneo. Con il suo nuovo album Una vita troppo onesta, Pagano ci accompagna in un viaggio fatto di melodie delicate e testi che scavano nell’intimità dell’animo umano. Le sue canzoni non sono semplicemente brani, ma frammenti di vita, fotografie di momenti che tutti noi, in qualche modo, abbiamo vissuto o sognato di vivere.

L’artista, con il cuore diviso tra l’Italia e Bruxelles, riesce a combinare il calore della tradizione cantautorale italiana con influenze internazionali, creando un sound unico e riconoscibile. I suoi testi parlano di scelte difficili, di nostalgia, di amori perduti e di una costante ricerca di verità, temi che risuonano profondamente con chiunque abbia il coraggio di guardarsi dentro.

Durante questa intervista, parleremo del processo creativo dietro Una vita troppo onesta, delle sue esperienze tra Italia e Belgio, e del ruolo della musica come strumento di connessione e riflessione.

Come è nato il tuo progetto cantautorale?

Nel 2017, in maniera molto banale: mi aveva lasciato la ragazza. In più mi ero anche trasferito in una città nuova (Firenze), non conoscevo nessuno e avevo appena iniziato un dottorato. Ero “ai piedi di Cristo” insomma. Da quel malessere generalizzato sono nate le prime canzoni, alcune delle quali (come “Una vita troppo onesta” e “Spazzolino blues”) sono finite in questo EP.

Raccontaci quali sono gli elementi fondamentali del tuo primo ep, “Una vita troppo onesta”.

Innanzitutto ci tenevo che fosse un disco “suonato”. Cioè con musicisti in carne ed ossa che suonassero i propri strumenti in presenza, con il proprio stile e le proprie imperfezioni (e spero che questo si senta). Infatti l’accettazione delle proprie imperfezioni e dei propri limiti è un po’ il leitmotiv del disco, che è incentrato sulla conoscenza di sé e sull’introspezione. Altro elemento fondamentale risiede nella scelta delle canzoni, che sono sei sia per una ragione di simmetria per la versione vinile (3 per il lato A e 3 per il lato B) e poi anche perché sono sei canzoni scritte nell’arco dei sei anni passati a Firenze. Il capoluogo toscano è se vogliamo l’ultimo elemento caratteristico, a cui ho voluto rendere un piccolo omaggio sul retro della copertina del vinile con una grafica che riprende la sagoma della Basilica di Santo Spirito in Oltrarno.

Qual è il tuo processo creativo per scrivere una canzone?

Di solito parto da un giro al pianoforte che trovo interessante e pian piano comincio a sviluppare un’idea per una linea melodica per la voce. Una volta che ho chiaro in mente il giro armonico della prima parte e ho una linea melodica da seguire (magari anche canticchiata con la bocca) inizio a scrivere il testo. Di solito è la linea melodica che mi suggerisce alcune parole da cui partire. Lascio insomma che sia la musica a dirmi le prime parole. Una volta composta questa prima parte (che può essere una strofa, un ritornello, un’introduzione, dipende) allora continuo a comporre il brano seguendo sostanzialmente lo stesso metodo, fino a che non arrivo ad una versione finale che mi soddisfa.

Quali sono i tuoi rituali prima di salire sul palco?

Scrivo la scaletta più o meno una settimana prima e faccio le prove a casa. Penso a quello che indosserò per il concerto (niente di che ma qualcosa che sia coerente anche con il setting del concerto). Il giorno del concerto sistemo il pianoforte digitale alla giusta altezza insieme all’asta del microfono e cerco di sedermi il più possibile vicino al pubblico, perché voglio sentirlo vicino. Nella mezz’ora prima di salire sul palco non ho voglia di parlare con nessuno (anche se è molto difficile). Vicino a me mentre suono tengo sempre dell’acqua e un bicchiere di vino.

Quali sono i tuoi piani per il futuro?

Un giorno mi piacerebbe fare un tour in Italia, da nord a sud, con il furgone e la band al seguito, per almeno sei mesi. Non credo di chiedere troppo.

 

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