Novembre
sei il mese
della malinconia
la mancanza
delle mani
intorno alla pancia
Novembre
sei
la pioggia
per cui ti chiudi in casa
e non senti
alcun rumore
Il cielo grigio che ti spezza
il mare sempre più lontano
le spiagge si spopolano
delle grida dei bambini
ed i castelli di sabbia
crollano
E sei Novembre sei
il mese che vorrei
non esistesse
ma come la tristezza
sei d’accettare
che togli il brivido
e la follia
i piedi freddi sul camino
il fumo dei palazzi
i ragazzi dentro la nebbia
e la neve
giocano a calcio
inseguendo il sogno
Ma sei Novembre sei
il mese che vorrei
non esistesse
ma come la tristezza
sei d’accettare
che togli il brivido
e la follia
il cielo grigio che mi spezza
Ma sei Novembre sei
il mese che vorrei
non esistesse
ma come la tristezza
sei d’accettare
che togli il brivido
e la follia
il cielo grigio che mi spezza
E sei Novembre sei
il mese della felicità
di una tazza di the
un libro sulle ginocchia
la schiena che schiocca
sul divano
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