Avviata sulla piattaforma web Musicraiser una raccolta fondi per rendere possibile l’organizzazione della kermesse: occorrono 50.000 euro
E’ ufficialmente partita la corsa contro il tempo per l’organizzazione della quinta edizione del concertone del Primo Maggio a Taranto, ma l’evento è già a rischio e si svolgerà soltanto nel caso in cui venga almeno raggiunta la somma prefissata per sostenere i numerosi costi.
“La realizzazione dell’Uno Maggio Libero e Pensante 2018 è nelle nostre intenzioni, ma è nelle vostre mani”, ha fatto sapere per mezzo di una nota l’associazione di promozione sociale Comitato Cittadini Lavoratori Liberi Pensanti.
I direttori artistici Michele Riondino, Antonio Diodato e Roy Paci hanno dichiarato: “I costi del concerto sono tanti e non possiamo sostenerli da soli. È per questo motivo che abbiamo deciso di affidarci alla piattaforma specializzata molto conosciuta Musicraiser per mantenere il Primo Maggio di Taranto libero com’è sempre stato e per condividerlo con voi”.
Il progetto Uno Maggio Per Tutti, Tutti Per Uno Maggio è stato appoggiato anche da diversi artisti, tra i quali Levante, Manuel Agnelli, Brunori Sas, Lo Stato Sociale, Ghemon ed Emma Marrone.
Il sistema prevede, a seconda della cifra devoluta (da un minimo di 10 euro) una serie di «ricompense»: dal semplice braccialetto alla t-shirt, dalla gita in catamarano con Jonian Dolphin Conservation (per chi invia 60 euro), alla cena con gli artisti (per chi devolve 150 euro, limitata a 30 posti) o al soggiorno in albergo (per chi dona 300 euro). L’obiettivo della raccolta è stato fissato a 50mila euro: la campagna scadrà il prossimo 4 aprile. Per scoprire maggiori dettagli sul progetto e sulle ricompense e per dare il proprio contributo, visitare la pagina dedicata di Musicraiser a questo indirizzo.
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