É disponibile da venerdì 28 giugno 2024 su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo di AMADO, reduce dalla pubblicazione del suo album di debutto “Riviera Airlines” e da un’esibizione a Casa Sanremo. Il brano, dal titolo “Supergigante“, vanta la collaborazione dell’artista e amico ALBE, nome d’arte di Alberto Incarbona, e la fedele produzione di Narduccey. Tra tematiche e parole malinconiche, in contrasto con la musica e il piglio di un singolo che diventa così atipicamente estivo, torna AMADO raccontandoci una notte estiva di stelle: un nuovo piccolo inizio, la colonna sonora della vostra estate indie.
Abbiamo parlato proprio con lui, e abbiamo scoperto che l’invidia non fa parte dei suoi sentimenti, che ama i Baustelle e che si può fare pop, anche parlando di cose serie. Ecco cosa ci ha raccontato!
Cos’è accaduto dalla pubblicazione del tuo esordio “Riviera Airlines” e perchè secondo te è importante continuare “ad essere attivi” in piattaforme come Spotify e simili?
Capisco facilmente il meccanismo di Spotify che porta alcuni artisti ad essere costantemente attivi “no matter what”. Ma io non credo che sia importante. È importante se è ciò che cerchi. Io non ho alcuna necessità se non quella espressiva.
E che ruolo hanno i social nella promozione e trasmissione di un brano per te? E in particolare per “Supergigante” che hai appena pubblicato?
Diciamo che ho un approccio abbastanza nichilista nei confronti della promozione. Ho un ottimo team, quello di Conza, che è capace di interpretare perfettamente il tema della mia musica e di trasmetterlo alla stampa, ma per il resto non amo l’autopromozione social. Troverei innaturale e svilente ballare scalzo in centro città la mia nuova canzone in un video pur di elemosinare attenzione e quindi ascolti.
Come sta andando la tua estate musicale? Che cosa stai ascoltando ultimamente? E quali erano i tuoi ascolti quando hai scritto “Supergigante”? Qualcosa in particolare che ti ha influenzato?
L’estate, ahimè, non è la migliore delle stagioni musicali. Ho scoperto di recente gli Headache, sto riascoltando a fondo i Thievery Corporation. Per fortuna l’estate rimane però un’ottima stagione per i concerti! Quando ho scritto Supergigante l’ho fatto pensando ai Negrita di “un giorno di ordinaria magia”
Tra i tuoi contatti, notiamo, anche i Baustelle, che sono stati presenti alla presentazione del tuo disco. Che cosa invidi e che cosa apprezzi di un progetto così mainstream, e allo stesso tempo così complesso?
L’invidia non è un sentimento che mi appartiene. Credo che Francesco Bianconi sia la migliore penna della sua generazione
Ha ancora senso parlare di “indie”?
Avrà sempre senso fino a quando ci sarà musica indipendente, e questo avviene addirittura sempre più spesso. Certo non ha senso parlare di Indie quando si nomina Gazzelle, per esempio. E lo dico con il massimo rispetto. D’altronde sulla copertina delle playlist Indie di Spotify, recentemente ho visto Angelina Mango. Wtf?
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